Per i giudici contabili la spesa sostenuta dalla Regione, pari a 3,7 milioni di euro, era "ingiustificata"
Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, è stato rinviato a giudizio dalla Corte dei Conti per la “smart card” regionale che attestava l’avvenuta vaccinazione contro il Covid. Per i giudici contabili la spesa sostenuta dalla Regione, pari a 3,7 milioni di euro, era “ingiustificata”, dal momento che proprio in quel periodo veniva introdotto dallo Stato il Green Pass.
“La nostra linea difensiva resta quella che abbiamo sempre evidenziato, ovvero che la ‘smart card’ non si trattava affatto di un doppione, ma aveva finalità ulteriori e diverse rispetto al Green pass, così come risulterà dalla documentazione” ha detto a LaPresse l’avvocato Andrea Castaldo, difensore del presidente della Regione Campania.
De Luca: “Corte Conti? Vada avanti, abbiamo fatto il nostro dovere”
“Nessun commento quando ci sono iniziative giudiziarie, vada avanti anche la magistratura contabile con grande tranquillità e serenità. Noi abbiamo fatto il nostro dovere”. Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, parlando a margine di un incontro con giocatori e staff del Napoli Basket, rispondendo a una domanda sul rinvio a giudizio dalla Corte dei Conti della Campania per la “smart card” regionale che attestava l’avvenuta vaccinazione contro il Covid.
“Le carte magnetiche della Regione – ha aggiunto De luca – hanno anticipato di mesi le decisioni prese poi dal Governo nazionale. Erano card che servivano non solo per certificare la vaccinazione, ma anche per usufruire di tanti servizi sanitari e anche di trasporto pubblico. Era quindi un’operazione più vasta del Covid. In ogni caso grande tranquillità e serenità, ognuno faccia il suo dovere in piena autonomia”.
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