Dossieraggio, Gravina: “Su di me falsità, voglio nomi mandanti”

Il presidente della Figc: "Ho chiesto io ai magistrati di accertare tutto"

Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, passa all’attacco dopo l’apertura di un fascicolo per autoriciclaggio nei suoi confronti a Roma dopo un esposto nato da una ‘Segnalazione di Operazione Sospetta’ (Sos) dalla Procura Nazionale Antimafia a quella della Capitale. Una segnalazione che sarebbe però partita in seguito ai presunti accessi abusivi alle banche dati della Direzione Nazionale Antimafia per cui sono indagati a Perugia il finanziere Pasquale Striano e il magistrato Antonio Laudati. “Chi oggi sta facendo questo crede di poter arrecare danno e lo arreca, ma chi mi conosce caratterialmente sa che sono molto forte nelle mie reazioni. Mi renderà più forte perché tutta l’attività che sta emergendo rende chiaro che ci fosse un dossieraggio, come mi è stato detto a Perugia dove sono parte lesa. Evidentemente quando c’è una attività di dossieraggio c’è del falso che io ho dovuto affrontare mio malgrado pur non essendo indagato e questa è una contraddizione in termini giuridici in quanto ho chiesto io di esserlo. Era indispensabile da parte mia per difendermi, non dalle accuse dei magistrati che ancora non mi hanno accusato di nulla. Mi sono dovuto fare indagare per potermi difendere da un secondo dossieraggio che sono le falsità che girano con veline e contro veline anonime anche se immagino la fonte sia sempre la stessa”, ha detto il numero uno della Figc a margine della riunione degli arbitri andata in scena giovedì a Roma. “Ho chiesto ai magistrati di accertare tutto, ho risposto su tutto con documenti ufficiali e date certe non solo a parole. Tutto ha avuto risposta e ho chiesto io a questo punto di accertare la verità e accertare le responsabilità perché io voglio sapere chi ha predisposto il dossieraggio, ma anche i nomi dei mandanti. Questo credo sia fondamentale in un Paese come l’Italia”, ha proseguito Gravina. Che poi ha commentato anche la richiesta di Claudio Lotito di essere sentito dai pm in merito alla vicenda della vendita della Salernitana, un’altra vicenda su cui i giudici starebbero cercando di far luce: “Non so cosa voglia fare Lotito, non conosco le sue intenzioni e credo che in un sistema democratico ognuno può intraprendere le strade che ritiene opportuno. A livello personale c’è amarezza, spiace. Ma quando rivesti un ruolo istituzionale e ti colpiscono a livello personale è chiaro che soffri ma soprattutto per la mia persona fisica essendo attaccato sul piano della credibilità ed è chiaro che questo mette in difficoltà il nostro sistema”, ha affermato Gravina.