Manifestazione in piazza a Roma per chiedere lo stop e la conseguente modifica delle nuove norme stradali
Diverse associazioni sono scese in piazza, a Roma, per chiedere lo stop e la conseguente modifica del nuovo codice della strada promosso dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. Ciclisti e pedoni hanno quindi assunto le sembianze di cadaveri insanguinati, a sottolineare il numero morti che ogni anno si ripetono sulle strade. “Noi chiediamo a questo governo di non approvarlo” – dice Enzina Fasano, avvocato e membro dell’associazione ‘Salvaciclisti’ – così da “non rendersi corresponsabili delle future morti che inevitabilmente ci saranno in mancanza di un calmieramento della velocità”.
“Un atto evidentemente elettorale”, rimarca Paolo Bellino, della stessa associazione, secondo cui “è stato dato il via libera alle parti peggiori degli istinti al volante”. “Un atto efferato, criminogeno” e per questo l’appello è: “Salvini ritira questa zozzeria”. “Noi chiediamo che la riforma si fermi, che venga riscritta ma tenendo conto di tutte le evidenze e i dati che mostrano come realmente incidere sulla sicurezza delle nostre strade”, è la richiesta avanzata da Francesca Chiodi del ‘Movimento diritti dei pedoni’. Infine presente in piazza Santi Apostoli anche il deputato del Partito Democratico Andrea Casu: “Nel 2022 165 mila scontri stradali, nove morti e oltre 600 feriti ogni giorno. Sono numeri da bollettino di guerra. È una strage nelle nostre strade”.
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