La conversazione risale al 2019 ed è riportata nelle motivazioni di condanna del giovane che ha ucciso a coltellate il padre violento

“Vuoi che ti spacco?”, “Pezzo di m... stai continuando”, “Ti spacco la faccia, a te e a lui”. Sono alcune delle frasi che Giuseppe Pompa avrebbe rivolto ad Alex e alla moglie (mamma di Alex) Maria Cotoia il 19 aprile 2019. La conversazione è riportata nelle motivazioni della sentenza di condanna a 6 anni 2 mesi e 20 giorni da parte della Corte d’Assise d’Appello di Torino, che ha condannato Alex per l’omicidio del padre a Collegno nel 2020, ucciso con 34 coltellate dopo l’ennesima lite in famiglia. In primo grado Alex Cotoia (Pompa all’epoca dei fatti) era stato assolto per legittima difesa. La conversazione riportata era stata registrata.

Poi si rivolge alla donna: “Ti spacco il c…, tu così non mi tratti” dice l’uomo. E lei risponde “Io non ti tratto? Ma tu sei schizzato”. La donna viene apostrofata anche come “schifosa” e altri aggettivi da parte dell’uomo. “Ti spacco le ossa”, “Non vali niente”. Tante le frasi denigratorie di Giuseppe Pompa nei suoi confronti. “Tu donna devi stirare, lavare, fare i compiti che fanno le donne” dice ancora.

Al figlio dice ancora “porco dopo ti do un cazzotto” e la madre reagisce dicendo “ti denuncio, è un minore”. Poi, si legge un botta e risposta tra Alex e il padre in cui Giuseppe Pompa continua a ripetere “Ti rompo il c…” e Alex risponde “Tu a me non mi conosci per niente”, diverse volte.

Secondo i giudici se da un lato in questo episodio e poi nelle parole di Alex durante e dopo il delitto “si ricava l’abituale condotta maltrattante del Pompa” dall’altro “non può ricavarsene la dimostrazione della sussistenza dell’operatività della scriminante della legittima difesa”.

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