La denuncia è del sindacato Osapp
Dal 2021 ad oggi sono cessate dal servizio in polizia penitenziaria 5.453 unità ma solo 3.737 sono stati gli assunti mediante concorsi pubblici, con un disavanzo effettivo di 1.716; nel giugno di quest’anno entreranno in servizio ulteriori 1.867 agenti, ma nel frattempo ne cesseranno altri 1.500 e ancora peggio andrà per il 2025, con un impoverimento organico delle sedi penitenziarie dal nord al sud che continuerà a produrre disagi, disservizi e perdita di sicurezza nelle carceri. “E’ grave e fuorviante – afferma l’Osapp, Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria per voce del segretario generale Leo Beneduci – che si sostenga pubblicamente, come di recente il sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove, che dall’insediamento del nuovo Governo la Polizia penitenziaria ha ottenuto un potenziamento di oltre 7.000 agenti in più quando, nella realtà, permane vigente la regole di bandire concorsi per l’assunzione di personale solo in base alle carenze che si sono determinate 2 anni prima ed altrettanto grave che il Governo in tali condizioni immagini di individuare 7.300 posti detentivi in più per contrastare il sovraffollamento penitenziario. Non si piangano, quindi, ‘lacrime di coccodrillo’ per il grave incremento dei suicidi in carcere – conclude Beneduci – quando il personale di Polizia penitenziaria che deve sorvegliare, prevenire e in generale garantire condizioni di effettiva legalità nei penitenziari italiani non c’è e a quello presente vengono negati ferie e riposi, oppure vengono assegnati turni lavorativi anche di 10 e più ore continuative”.
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