La sostanza è al centro del piano del governo per il contrasto alle nuove droghe: di cosa si tratta
Alta l’allerta per il Fentanyl e i fentanili in Italia e in Europa, dopo gli Stati Uniti, dove la sostanza è diventata negli anni passati un vero e proprio caso per il numero di persone dipendenti e di vittime che ha causato. Lo dimostrano i dati che erano stati forniti nel dicembre 2023 a LaPresse dalla DCSA, Direzione centrale dei servizi antidroga, che raccontano i sequestri degli ultimi 6 anni di questa sostanza. Oggi è stato presentato dal governo un piano di prevenzione sul tema del fentanyl e degli oppiacei.
Il mercato del Fentanyl in Italia
Il Fentanyl, analgesico oppioide sintetico almeno 80 volte superiore alla morfina, è ‘comparso’ nel mercato italiano con un primo sequestro nel 2018, poi nel 2019 ce ne sono stati cinque, per un totale di 122 grammi. Altri due sequestri sono avvenuti nel 2020 a Gorizia e Milano, due nel 2021 a Roma e Caorle, due nel 2022 a Roma e Varese e due nel 2023 a Bari e Ospedaletti.
Ogni sequestro ha visto questa sostanza confezionata in modi differenti: se negli Usa l’allarme è attivo da anni, visto anche l’elevato numero di decessi, in Europa e in Italia si tratta di un fenomeno relativamente nuovo. Generalmente, compare in forma di polveri bianche granulari o cristalline, ma nelle composizioni farmaceutiche il Fentanyl compare anche come soluzione di Fentanyl citrato a uso iniettivo. Il governo italiano ha appena attivato un piano per il contrasto all’uso illegale della sostanza.
Che cos’è il Fentanyl
Il Fentanyl può inoltre presentarsi in formato illegale come polvere impalpabile di colore giallo, chiamata in gergo ‘Persiano Bianco’ (contenente 3-metilfentanyl), e a volte come ‘trip di carta’ (sottili pezzi di cartoncino impregnati di Fentanyl). Secondo quanto riporta la DCSA, negli esseri umani sono sufficienti 2 mg di Fentanyl per essere letali.
Le segnalazioni di intossicazioni e decessi
Dal mese di giugno 2016 a oggi – secondo i dati diffusi in occasione della presentazione del Piano nazionale – il Sistema nazionale di allerta rapida del Dipartimento per le Politiche Antidroga ha diffuso a tutto il network dei Centri Collaborativi e delle Istituzioni di pertinenza, presenti sul territorio nazionale, due comunicazioni per decessi (uno nel 2018 e uno nel 2019), cinque comunicazioni riguardanti intossicazioni non letali associate all’uso di fentanyl e due segnalazioni relative al consumo di fentanyl riscontrato dall’analisi di campioni biologici di altrettante persone in trattamento nei Serd. In Italia, tra il 2018 e il 2023, le attività delle forze di polizia hanno portato al sequestro di fentanyl in polvere di 28 dosi in compresse e 37 altre confezioni (cerotti, flaconi e scatole medicinali).
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