Sgarbi, procura Roma chiede rinvio a giudizio per acquisto quadro

Ipotesi di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Il critico d'arte: "Decisione insensata"

I pm della Procura di Roma hanno chiesto il rinvio a giudizio per Vittorio Sgarbi, ex sottosegretario alla Cultura, per le ipotesi di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, per cui il critico d’arte è stato indagato. Secondo la Procura capitolina, le pendenze erariali con l’Agenzia delle Entrate ammonterebbero a circa 715mila euro. Per la Procura Vittoria Sgarbi avrebbe acquistato il quadro nel 2020 a un’asta di opere d’arte facendo risultare come compratrice la compagna. 

Sgarbi: “Insensata richiesta di rinvio a giudizio”

“La richiesta di rinvio a giudizio non me la spiego. È del tutto insensata. Siamo nello stato privo di principi che si ritiene che se uno compra un quadro deve essere per forza una persona che lo vuole. Nessuno pensa che può essere un dono e lo è stato”. Lo ha detto Vittorio Sgarbi, ex sottosegretario alla Cultura, intervenendo a Trento per la firma dell’accordo relativo al Fondo sviluppo e coesione sociale 2021-2027, in relazione alla richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla procura di Roma. “Gli avvocati motiveranno la contraddizione del magistrato secondo cui compravo opere d’arte attraverso la mia fidanzata quando invece il quadro era suo, le era stato regalato” ha aggiunto Sgarbi.