Secondo quanto si apprende aveva ricevuto minacce
Secondo quanto si apprende, il rapper Jordan Jeffrey Baby si è suicidato ieri in carcere a Pavia. Il giovane che si è tolto la vita si trovava recluso nella sezione dei protetti e, secondo quanto si apprende, sembra che avesse ricevuto minacce. Il trapper non era sottoposto a sorveglianza speciale, come confermato da fonti della penitenziaria.
Si tratta dell’ennesimo suicidio in carcere avvenuto nel 2024, una piaga che conta ormai numeri altissimi.
La nota dell’Aiga
“È notizia di ieri del suicidio di un giovane ragazzo di 29 anni nel carcere di Pavia dove stava scontando una pena a 4 anni e 4 mesi. È ormai nota la preoccupante ascesa del triste fenomeno dei suicidi in carcere che si pone in un contesto di criticità del sistema carcerario italiano, come sottolineato di recente dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, in occasione del 207° Anniversario della fondazione della Polizia Penitenziaria” si legge in una nota di Aiga, associazione italiana giovani avvocati. “In tale contesto, il costante sovraffollamento della popolazione carceraria e le note carenze organiche non consentono, evidentemente, di veder attenuato il fenomeno dei suicidi, seppur a fronte dei tanti episodi autolesionistici che l’abnegazione e la professionalità della Polizia Penitenziaria riesce quotidianamente ad evitare”.
“È da registrare con favore – dichiara il Presidente Nazionale AIGA Carlo Foglieni – in tale situazione emergenziale, l’annuncio del Capo del DAP, Giovanni Russo, circa il previsto ampliamento di organico della Polizia Penitenziaria e i correlati investimenti nell’edilizia penitenziaria menzionati dal Ministro della Giustizia, Carlo Nordio. Riteniamo tuttavia ad ogni modo necessario – prosegue il Presidente Nazionale AIGA – che si discuta di una Riforma strutturale dell’Ordinamento Penitenziario e che si prosegua sulla strada tracciata dal Ministro Nordio dando priorità al lavoro ed allo sport quali strumenti principali nel percorso rieducativo e risocializzante al fine di dare concreta attuazione alla finalità rieducativa della pena contenuta nella nostra Costituzione”.
Uilpa: “26 morti in carcere nel 2024”
“Il suicidio di due detenuti, uno a Pavia e uno a Napoli Secondigliano, ieri, a poche ore l’uno dall’altro, ha fatto salire a 26 il bollettino dei morti di carcere e per carcere nei primi 72 giorni di questo 2024 che, per il sistema penitenziario, si sta rivelando funesto come non mai. Ai 23 reclusi che hanno deciso di porre fine alle loro sofferenze, bisogna infatti aggiungere anche i 3 appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria che si sono tragicamente tolti la vita nell’inerzia assoluta delle istituzioni, al di là delle dichiarazioni di stile o, meglio, di facciata”. Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria.
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