Si tratta di una nuova serie di opere di aleXsandro Palombo dal titolo 'Haram'

‘Haram’ in arabo ‘proibito’, è il titolo della nuova serie di opere dell’artista aleXsandro Palombo contro il radicalismo e il fondamentalismo islamico, apparsa questa mattina in alcuni punti di Milano, una campagna di street art che ritrae con sembianze suine i leader islamici di Hamas Isma’il Haniyeh, Yahya Sinwar e Khaled Meshal, Hassan Nasrallah il leader di Hezbollah e Ali Khamenei guida suprema dell’Iran. Sulle opere si legge la scritta in arabo ‘Haram’, l’aggettivo che descrive tutto ciò che è severamente vietato nell’Islam tra cui il maiale che i musulmani considerano animale impuro.

“L’ironia tagliente di Palombo – si legge in una nota – diventa uno strumento di riflessione e sensibilizzazione, per smitizzare e depotenziare l’immagine di questi leader islamici fondamentalisti e contrastare la loro propaganda anti-occidentale che oggi, grazie alla rete, supera i confini trovando terreno fertile anche nei nostri contesti democratici e sociali. Le opere fanno leva sulla libertà d’espressione che è uno dei pilastri fondamentali che sostengono il processo di democrazia nella nostra società per ricordarci che qui non vige la censura né l’oppressione dei regimi oscurantisti, un invito a condannare e a prenderne le distanze dal pericolo della radicalizzazione e del fondamentalismo islamico nelle nostre realtà”. 

“In questi mesi – ha detto aleXsandro Palombo – nelle tante manifestazioni di piazza, non ho visto né i musulmani moderati né i pacifisti insorgere e condannare con estrema chiarezza i tanti orrori perpetrati dal fondamentalismo islamico in questi anni, e in particolar modo quelli avvenuti il 7 ottobre dai terroristi di Hamas, e tutto questo non fa altro che rafforzare il loro gioco e la loro posizione. Finché questo pacifismo estetico non avrà il coraggio di chiedere con forza la liberazione degli ostaggi di Hamas e finché non prenderà le distanze dal credo di questi fondamentalisti, allora andare nelle strade a urlare “ceasefire” e sventolare bandiere della pace sarà solo l’ennesima passeggiata di facciata”. Non è la prima volta che l’arte di aleXsandro Palombo prende di mira leader islamici, era già avvenuto nell’opera apparsa al consolato dell’Iran di Milano con Marge Simpson che aveva tagliato la testa di Ali Khamanei in segno di solidarietà per Mahsa Amini, e più recentemente aveva ritratto allo Stadio San Siro il principe saudita Mohammed bin Salman con un pallone insanguinato in mano per denunciare il problema dello sportwashing. Sono molte le campagne di street art che negli anni l’artista ha realizzato, tra le più celebri ‘Just Because I Am A Woman’ con le leader della politica mondiale da Angela Merkel a Michelle Obama ritratte come vittime di violenza, la serie è stata acquisita dai fondi del Museo delle arti decorative di Parigi per l’importante valore sociale, entrando cosi a far parte per sempre della collezionale nazionale. 

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