Il giocatore della Primavera rischia una denuncia per revenge porn

Licenziata dall’As Roma a causa della diffusione di un video che la ritraeva in atteggiamenti intimi, diffusione di cui lei stessa era vittima. Nel video, che sarebbe stato sottratto da un calciatore della Primavera del club giallorosso e poi diffuso, la dipendente era immortalata con il fidanzato. A farne le spese è stata proprio lei, licenziata in tronco dalla As Roma, con la motivazione dell’incompatibilità ambientale.

Il giocatore, che ora rischia una denuncia per revenge porn, avrebbe chiesto il cellulare all’impiegata per fare una telefonata al suo agente e poi le avrebbe ‘rubato’ le immagini diffondendole.

Il vice di Mourinho: “Sapevo ma non ho visto il video”

“Capisco il vostro lavoro, so che è una cosa dove ci sono di mezzo avvocati. Non parlo di cose non di mia competenza. Mi dispiace, so che è successo e che la cosa andrà in tribunale perché si parla di licenziamento e perdita di lavoro” ha detto a LaPresse Salvatore Foti, vice allenatore di Josè Mourinho alla Roma prima dell’esonero del 16 gennaio scorso, in riferimento al caso della dipendente del club giallorosso licenziata dalla società dopo che un suo video intimo era stato rubato e diffuso da un calciatore della squadra Primavera. La diffusione del video, secondo quanto apprende LaPresse, dovrebbe risalire all’ottobre scorso: “Io l’ho saputo dopo il fatto – conferma Foti – C’eravamo ancora noi o poco dopo che eravamo andati via”. 

Pd: “Società chiarisca o vertici Serie A in Parlamento”

L’AS Roma faccia chiarezza sull’assurdo licenziamento della dipendente di cui si parla sulle principali testate giornalistiche. Se fosse vero quello che apprendiamo dalla stampa siamo davanti a una doppia ingiustizia: una palese violazione della privacy che ha generato atti di cyberbullismo a cui è seguito il licenziamento della vittima senza alcuna punizione nei confronti dei responsabili. In assenza di chiarimenti pubblici, chiederemo formalmente ai vertici della Serie A di riferire sul caso in Parlamento”. Così il deputato e responsabile sport del Pd, Mauro Berruto.

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