Saranno celebrati martedì 26 marzo, a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, i funerali di Saman Abbas, la 18enne di origini pachistane uccisa dalla famiglia nel maggio 2021 per essersi opposta a un matrimonio forzato. Per la stessa giornata, il Comune di Novellara proclamerà il lutto cittadino: nelle scuole verrà osservato un minuto di silenzio e le bandiere sugli edifici pubblici saranno esposte a mezz’asta.
“Per rispettare la sua richiesta e soprattutto per tutelare il fratello Ali Heider la breve cerimonia, che avverrà nel cimitero di Novellara, sarà come già annunciato strettamente riservata“, ha dichiarato la sindaca Elena Carletti, aggiungendo che gli aspetti organizzativi saranno valutati la prossima settimana dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto Maria Rita Cocciufa. “Sempre in quella sede ragioneremo sulle modalità con cui, una volta concluso il funerale, permettere ai cittadini di Novellara e a tutti coloro che lo desiderano di portare il loro ultimo saluto a Saman – ha proseguito Carletti -. Saman, dunque, resterà per sempre a Novellara e nel cuore di tutti noi. Rimarrà per il profondo dolore che questa tragedia ha suscitato in tutti i novellaresi, perché Saman è nostra concittadina onoraria e perché riposerà per sempre in luogo del nostro cimitero che ci è particolarmente caro, tra l’area dedicata ai bambini e quella che accoglie Augusto Daolio. Rimarrà anche attraverso il fondo che abbiamo istituito in sua memoria per realizzare azioni concrete di sostegno e percorsi di inclusione delle donne, di ogni etnia e religione, la prima delle quali partirà a breve”. “Siamo tutte/ tutti coinvolti?” sarà, infatti, un percorso di formazione di 25 ore che si svolgerà a Novellara, dedicato agli operatori socio-sanitari e scolastici, al personale delle forze dell’ordine, del terzo settore e dei Comuni della provincia. “Obiettivo del corso sarà quello di offrire competenze e strumenti concreti a chi si trova ad affrontare il tema della violenza contro le donne in contesti interculturali, con un approfondimento particolare proprio sul contrasto ai matrimoni forzati, combinati o precoci”, conclude il sindaco Carletti. Il corso, il primo promosso dal Fondo Saman, si avvarrà delle competenze di operatrici di centri antiviolenza, di formatrici esperte su questi temi, di avvocate che si occupano di violenza e di migrazioni.