La sentenza a Milano. L'immobiliarista era accusato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e bancarotta
I giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Milano (collegio Mancini-Ballesi-Lentini) hanno condannato in primo grado a 2 anni e 8 mesi l’immobiliarista romano Danilo Coppola nel processo per il ‘crac Porta Vittoria bis’. Coppola è accusato, insieme ad altre persone, di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, bancarotta e bancarotta fraudolenta per i fallimenti delle società Editori Per la Finanza srl, Epf Comunicazione srl e Tikal srl delle quali l’imprenditore sarebbe stato l’amministratore di fatto e ‘dominus’. La procura meneghina aveva chiesto una condanna a sei anni di reclusione. L’imprenditore detto ‘er cash’ era già stato condannato in via definitiva a 7 anni per bancarotta nel primo processo ‘specchio’ nato dai crac di tre società immobiliari: il Gruppo Immobiliare 2004, la Mib Prima e Porta Vittoria.
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