Il commento dopo che Unito ha deciso di non partecipare al bando Maeci 2024 Italia-Israele

La Comunità Ebraica di Milano “raccoglie l’invito del presidente Mattarella a ‘bandire dalle Università l’intolleranza’, e registra con soddisfazione le parole della premier Meloni che definisce ‘grave e preoccupante che il Senato accademico dell’Università di Torino scelga di non partecipare al bando per la cooperazione scientifica con Israele. E lo faccia dopo un’occupazione da parte dei collettivi’. L’atmosfera in Italia, così come in tutto l’Occidente, si sta facendo invivibile per la società civile e gli ebrei in particolare, e ricorda il clima degli anni ’30 del secolo scorso in Germania anticipatore della soluzione finale”. Lo dice la comunità ebraica di Milano in una nota, a proposito della decisione dell’Università di Torino di non partecipare al bando Maeci 2024 Italia-Israele, pur mantenendo gli accordi e le collaborazioni con gli atenei israeliani già attivi. “Non dimentichiamo che da ottobre la Comunità ebraica denuncia i crescenti atti di antisemitismo. Eppure i cortei Propal da cui sentiamo slogan di ‘morte agli ebrei’ o ‘From the river to the sea’ continuano, così come i convegni unilaterali, con ospiti faziosi che solo 15 giorni fa l’Università degli Studi di Milano ha avuto l’improntitudine di chiamare a parlare come Keynote Speech” dice ancora la comunità ebraica meneghina.

“Tutto questo mentre Mentana, Parenzo, Molinari e Liliana Segre vivono da mesi sotto scorta, le presentazioni di libri sulla storia di Israele o a tema ebraico vengono impedite, le conferenze nelle Università dove parlano ebrei o studiosi ‘non allineati’ vengono interrotte. Ciononostante, continua l’irresponsabile utilizzo delle ‘parole malate’ che demonizzano Israele e, a cascata, l’intero mondo ebraico” dice la comunità ebraica di Milano. “Lo denunciamo da mesi: legittimo criticare Israele, ma c’è un Rubicone che non si può e deve valicare per non risvegliare la belva antisemita che oltrettutto anticipa sempre quella che soggioga le società libere, aperte e democratiche. Le dimissioni del presidente ANPI Cenati e del consigliere Daniele Nahum dal PD testimoniano come l’intolleranza crescente sta già minando la società civile e politica – spiegano ancora -. Ora il vergognoso cedimento dell’Università di Torino agli intolleranti. Per fare fronte a questo estremismo è indispensabile che associazioni, partiti, media e istituzioni facciano sentire la propria autorevole presenza in maniera forte e chiara al fine di isolare gli intolleranti e riportare il dialogo e il contraddittorio all’interno della società civile. Invitiamo a farlo, e a farlo presto, prima che la violenza verbale diventi aggressione fisica, com’è già accaduto in altri paesi europei e negli Usa”.

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