L'ufficiale presenta il libro ‘Alpini, soldati di montagna’

“L’Esercito italiano ha bisogno di una rivoluzione culturale, la storia, la realtà i fatti ci chiedono di fare questo salto e per noi è estremamente complesso e difficile per due motivi: siamo auto referenziati, ossia guardiamo troppo all’interno della nostra organizzazione, dovremmo guardare più all’esterno alla società civile. Poi perché siamo lenti a portare dentro le innovazioni”. Lo ha detto il generale di Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, nel corso della presentazione del volume ‘Alpini, soldati di montagna’, edito da Esercito e Giunti Editore e presentato a Palazzo Cusani a Milano. “Le idee dei giovani – prosegue il generale – sono quelle che possono fare la differenza, per questo inviterò tutti i comandanti a lasciare spazio e lasciare parlare i giovani, a trasmettere la cultura di esprimere le proprie opinioni, senza avere paura di sbagliare perché soltanto sbagliando si può crescere. I tre assi si cui svilupperò il mio mandato sono l’addestramento, la tecnologia e i valori”.

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