Indagata per truffa la ministra del Turismo, Daniela Santanchè: la Procura di Milano ha notificato oggi l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti della ministra Daniela Garnero Santanchè e di altre persone e delle società Visibilia Editore spa (che pubblica riviste come Novella 2000, Ciak, Visto, Pc Professionale) e Visibilia concessionaria srl per un’ipotesi di truffa ai danni dell’Inps in relazione a presunte irregolarità nella fruizione della cassa integrazione in deroga Covid-19, per un totale di 13 dipendenti.
“Continuo ad avere fiducia nella giustizia e confido che la vicenda possa concludersi per me positivamente già con l’archiviazione da parte del pm o, se ciò non si verificasse, con il giudizio del gup che, nell’udienza preliminare decide sulle ragioni dell’accusa e della difesa”, la reazione di Santanchè. “Per la nostra Costituzione fino all’esito definitivo dei tre gradi di giudizio nessuno può essere considerato colpevole”, sottolinea l’esponente di FdI, “tuttavia, in sede politica, dopo la decisione del gup, per rispetto del Governo e del mio partito, farò una seria e cosciente valutazione di questa vicenda che è comunque antecedente alla mia nomina a ministro”, le sue parole.
Insieme con Santanchè, risultano indagati il compagno Dimitri Kunz e Paolo Giuseppe Concordia, ex tesoriere del gruppo. Secondo quanto ricostruito, i dipendenti sarebbero stati messi in cassa integrazione “a zero ore” e che tuttavia avrebbe svolto “su incarico della società prestazioni lavorative”. Il 6 settembre 2023 l’Ufficio Vigilanza Ispettiva dell’Inps ha comunicato che “non risultano regolarizzazioni (richieste o approvate) relative al periodo oggetto di indagine (2020-2022) afferenti alla questione Cig” che era prevista nel al covid e quindi rimane “l’irregolarità segnalata”.L’inchiesta era stata aperta in seguito alle dichiarazioni di Federica Bottiglione, ex dipendente di Visibilia Editore che aveva raccontato di aver lavorato nel periodo compreso tra marzo 2020 e novembre 2021 nonostante fosse in cassa integrazione a zero ore. Dopo quel primo caso, ne erano stati accertati altri: in totale, secondo la Procura di Milano, nel fascicolo delle pm Laura Pedio e Maria Giuseppina Gravina, lo stesso schema sarebbe stato applicato ai 13 dipendenti di cui 7 di Visibilia Editore e 6 di Visibilia Concessionaria. Fondatrice del gruppo, Santanchè aveva dismesso cariche e quote nel 2022. Non è invece stato ancora notificato l’avviso di conclusione delle indagini dell’altro filone che coinvolge la ministra relativo all’ipotesi di falso in bilancio di Visibilia, che potrebbe arrivare la prossima settimana.Critiche le opposizioni in Parlamento che tornano a chiedere le dimissioni della ministra.
Da Messina, Elly Schlein, segretaria del Pd, sottolinea che “per accuse meno gravi di queste, i ministri si sono dimessi in Italia e in Europa. Torniamo a chiedere che la presidente Meloni prenda atto di queste gravi accuse e chieda alla sua ministra di fare un passo indietro”. Giuseppe Conte, leader dei Cinque Stelle, evidenzia che la chiusura delle indagini della Procura di Milano evidenzia che “Santanchè aveva mentito al Parlamento”, quando, nel luglio scorso riferì in aula respingendo ogni addebito. Il Movimento 5 Stelle chiede la “immediata calendarizzazione della mozione di sfiducia in aula”. Per Riccardo Magi, segretario di +Europa, Santanchè “avrebbe dovuto dimettersi per potersi difendere meglio dal processo e non creare imbarazzo alle istituzioni”.