La Corte d’assise d’appello: "Il fatto non sussiste"
“Assolta perché il fatto non sussiste”. Così la prima sezione della Corte d’assise d’appello del tribunale di Milano ha stabilito, dopo un iter processuale lungo nove anni, che l’anestesista 59enne Marzia Corini non uccise il fratello malato terminale Marco Valerio con una dose di sedativo. “Il sistema è sbagliato, non si può prendere la vita di una persona per otto, nove anni. Va cambiato dalle fondamenta perché deve essere giusto, uguale per tutti”, spiega Corini al termine della lettura della sentenza, aggiungendo che “ora potrò concentrarmi sull’elaborazione del lutto, pensare a quello che è successo e tornare alla mia privacy dove sono sempre stata”.
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