In tanti segnalano problemi come disturbi sulla concentrazione durante la giornata, depressione, senso di stanchezza
Torna l’ora legale. Quest’anno il cambio di orario – un’ora in avanti, dalle 2 alle 3 nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo – coinciderà con la Pasqua. Si dormirà quindi un’ora in meno a fronte però di un’ora di luce in più. Le giornate sembreranno dunque più lunghe e vi sarà un risparmio energetico grazie al minore utilizzo dell’illuminazione elettrica.
L’ora legale quest’anno resterà in vigore fino al 27 ottobre. In questi 7 mesi, stima Terna, “l’Italia risparmierà circa 90 milioni di euro, grazie a un minor consumo di energia elettrica pari a circa 370 milioni di kWh che genererà, inoltre, un rilevante beneficio ambientale, quantificabile nella riduzione di circa 170 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera”. Dal 2004 al 2023, sempre secondo Terna, il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 11,7 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di circa 2,2 miliardi di euro.
In Italia l’ora legale nacque durante la prima guerra mondiale nel 1916 e rimase in uso fino al 1920. Dal 1940 al 1948 fu abolita e ripristinata diverse volte a causa del secondo conflitto mondiale finché, nel 1965, venne adottata definitivamente con la legge 503.
Nel passaggio dall’ora solare a quella legale, a causa dell’ora di sonno in meno, sono in tanti a segnalare nelle settimane successive problemi come disturbi sulla concentrazione durante la giornata, depressione, senso di stanchezza, con difficoltà ad addormentarsi o a svegliarsi. Gli esperti, per adattarsi meglio al cambio, consigliano di anticipare gradualmente – magari di un quarto d’ora – gli orari dei pasti e il momento di andare a dormire. Anche l’attività fisica all’aperto può essere d’aiuto.
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