Domani sarà pubblicata la notifica che segna l'avvio del procedimento

Da domani sarà pubblicato l’avviso che segna l’avvio del procedimento per l’esproprio dei terreni che serviranno per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Di seguito le tappe previste dalle procedure degli espropri e le tutele degli ‘esprorpiandi’. La Società Stretto di Messina pubblica l’avviso. Per 60 giorni, i soggetti interessati possono prendere visione degli elaborati e presentare delle osservazioni. Il Cipess, Comitato interministeriale per la programmazione economica Sviluppo Sostenibile, ha il compito di approvare il progetto definitivo e di conseguenza viene dichiarata la pubblica utilità.

Il passaggio successivo prevede che i soggetti direttamente interessati e coinvolti dall’attività di esproprio vengano informati tramite comunicazione. È a questo punto che prende avvio la cosiddetta “fase espropriativa”. I soggetti interessati coinvolti possono fornire ogni elemento utile per determinare il valore del bene che sarà espropriato. La Società Stretto di Messina – precisa l’azienda stessa – promuove una “procedura bonaria” il cui obiettivo è di “salvaguardare l’interesse delle parti”. Per i terreni, entro 60 giorni dall’accordo bonario, sarà corrisposto l’80% dell’indennità mentre il restante 20% sarà erogato al momento del rogito. Al versamento dell’80% si ha “l’immissione in possesso”. Il trasferimento della proprietà avviene al momento del rogito notarile.

Solo per quanto riguarda i terreni, qualora non vi sia condivisione sull’indennità, potrà essere avviata la procedura di occupazione anticipata anche prima dell’accordo bonario. Per i fabbricati, l’indennità terrà conto anche di tutti gli oneri necessari al rilascio. Qualora dovesse mancare l’accordo, l’espropriato può chiedere la determinazione dell’indennità in via amministrativa o giudiziale.

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