Camilla Marianera ha rivelato, in cambio di denaro, particolari su indagini in corso a personaggi legati alla criminalità romana

La procura della Repubblica di Roma ha sollecitato una condanna a sei anni e sei mesi per Camilla Marianera, la praticante avvocata accusata di essere la talpa della procura di Roma per aver rivelato, in cambio di denaro, particolari su indagini in corso a personaggi legati alla criminalità romana. La professionista era stata arrestata a febbraio del 2023 insieme al suo compagno, Jacopo De Vivo, accusato anche lui di corruzione in atti giudiziari e condannato in abbreviato a cinque anni di carcere.

Il procuratore aggiunto Paolo Ielo, che ha condotto l’inchiesta insieme ai sostituti Francesco Cascini e Giulia Guccione, ha chiesto l’attenuazione della misura cautelare in carcere con gli arresti domiciliari. Secondo l’accusa la linea difensiva, tenuta dall’imputata per tutto il processo, sarebbe stata costituita con falsi alibi, tra cui quello fornitole da un dentista, per il quale è stato chiesto in aula l’invio degli atti in procura per falsa testimonianza. La sentenza è prevista per venerdì 5 aprile.

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