Trovate tracce di Ghb nel capello della giovane che ha denunciato il figlio del presidente del Senato per violenza sessuale, ma in "concentrazioni fisiologiche"

La consulenza tossicologica disposta dalla Procura di Milano nelle indagini per violenza sessuale nei confronti di Leonardo Apache La Russa (figlio del presidente del Senato, Ignazio) e del suo amico Tommaso Gilardoni non scioglie il mistero se alla 22enne che li ha denunciati sia stato somministrato il Ghb, la cosiddetta ‘droga dello stupro’. Infatti, stando a quanto si apprende, nel capello della giovane è stato trovato il principio attivo della sostanza, ma non è possibile dimostrare che la sostanza le sia stata somministrata perché le concentrazioni trovate sono compatibili con il range di produzione fisiologica del corpo. La difesa della giovane, avvocato Stefano Benvenuto, aveva depositato in precedenza una consulenza di parte in cui si evidenziano tracce anomale di Ghb che combacerebbero con la data della presunta violenza sessuale, la notte fra il 18-19 maggio 2023, dopo la serata trascorsa all’Apophis Club con La Russa Jr e il suo amico deejay. Il capello della 22enne è stato prelevato a luglio 2023, pochi giorni dopo la denuncia, in occasione del primo colloquio avuto con la pm Rosaria Stagnaro e l’aggiunto Letizia Mannella che indagano sui fatti. L’inchiesta della squadra mobile di Milano prosegue. I pm attendono la maxi consulenza definitiva per chiarire vari aspetti della vicenda, a cominciare dai video girati con lo smartphone nella notte trascorsa nella casa milanese della seconda carica dello Stato e consegnati da La Russa jr e l’amico agli inquirenti.

“Concentrazioni sovrapponibili a quelle di soggetti non consumatori”

Le analisi, scrive il tossicologo forense Domenico Di Candia nella consulenza, “hanno evidenziato una concentrazione fisiologica della molecola”. Si tratta di concentrazioni “sovrapponibili a quelle comunemente attese in soggetti non consumatori della molecola”. L’analisi è stata effettuata su 5 segmenti dei capelli della ragazza rappresentativi di un “arco temporale di circa 5 mesi” dal prelievo del luglio 2023. Secondo lo specialista dell’Università degli Studi di Milano “non è possibile esprimersi in riferimento ad una singola somministrazione di Ghb” perché, anche se ci fosse stata, “non avrebbe prodotto un’apprezzabile variazione delle concentrazioni rilevate”.

Legale La Russa Jr: “Consulenza esclude somministrazione”

“Le conclusioni della perizia disposta dalla Procura della Repubblica confermano in maniera assoluta che i livelli di Ghb rilevati nel capello della ragazza sono costanti nell’arco dei cinque mesi esaminati e che tali livelli escludono assunzioni esterne“, hanno fatto sapere i legali di Leonardo Apache La Russa, avvocati Adriano Bazzoni e Vinicio Nardo, in una nota. La difesa si dice “molto soddisfatta dell’esito” della consulenza. “Se ci fosse stata una assunzione – proseguono gli avvocati – secondo i dati scientifici riferiti anche dal nostro consulente, sarebbe sicuramente emersa, cosa che non è avvenuta”. Rispetto invece alla singola “circostanza, indicata dal perito” della Procura di Milano “che una singola assunzione non sarebbe comunque rilevabile“, non “trova fondamento scientifico – concludono Bazzoni e Nardo – tant’è che lo stesso perito non ne fa cenno alcuno e, soprattutto, non si capirebbe, in tal caso, che senso avrebbe avuto la perizia”. 

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