Fu progettato da Ferrovie dello Stato negli anni Venti del secolo scorso, per alimentare con energia idroelettrica la linea Bologna-Firenze
La centrale idroelettrica di Bargi, sull’Appennino bolognese, dove oggi si è verificata un’esplosione che ha portato ad almeno 4 morti e diversi feriti, è un impianto di proprietà dell’Enel che si trova nei pressi della diga costruita per realizzare il bacino di Suviana. Si tratta della centrale idroelettrica più potente dell’Emilia-Romagna.
Il lago di Suviana, da cui l’impianto di Bargi trae energia, è dunque un lago artificiale che – insieme al bacino di Brasimone – fu progettato da parte di Ferrovie dello Stato a cavallo degli anni Venti e Trenta dello scorso secolo. I due bacini sono compresi in quello che oggi è il territorio del ‘Parco regionale dei laghi Suviana e Brasimone’, meta turistica locale.
La coppia di laghi artificiali era necessaria al fine di alimentare la linea ferroviaria Bologna-Firenze, sfruttando l’energia prodotta di alcune idroelettriche che vennero installate per questo scopo. In riferimento a quella di Bargi, va segnalata quella di Suviana, situata ai piedi dell’omoniga diga, che ha la funzione di bacino inferiore per l’impianto interessato oggi dall’esplosione.
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