“Non posso entrare neanche io”. È il messaggio riportato in un cartello che ritrae il disegno di un neonato e che è stato affisso all’ingresso della scuola primaria don Milani di Firenze nel giorno in cui si svolgono i colloqui individuali con i genitori degli alunni. A denunciare il fatto questa mattina il consigliere comunale pentastellato Roberto De Blasi. “Raggiunto da una segnalazione di un genitore – spiega De Biasi – mi sono recato immediatamente sul posto verificando di persona quanto in realtà non riuscivo a credere rispetto al racconto di un genitore che ha assistito alla discussione tra una mamma di una bambina in fasce e il personale della scuola primaria don Milani dell’istituto comprensivo Piero della Francesca, alla quale è stato riferito che la bimba in fasce non sarebbe potuta entrare”. Ma, secondo il consigliere comunale del Movimento 5 stelle, “la cosa più scandalosa è stata la presenza del cartello affisso all’ingresso della scuola così come in certi casi messaggi del genere ritraggono animali domestici: in questo caso è un bambino ad essere oggetto di discriminazione”.”Sappiamo tutti che sarebbe buonsenso non portare i bambini ai colloqui -prosegue -, ma vietare l’ingresso al plesso ai fratellini più piccoli è davvero scandaloso oltre che irrispettoso nei confronti dei genitori che non hanno alternativa e non possono lasciare i propri figli in macchina ad aspettare”.
L’esponente del M5s annuncia che lunedì in consiglio comunale chiederà conto su questa questione all’assessora all’educazione Sara Funaro, “per capire se questa prassi sia condivisa da questa amministrazione o se intenderà prendere provvedimenti in merito” perché “le famiglie fiorentine e non solo devono essere supportate e non messe in difficoltà da provvedimenti ignobili”