La Corte ha pronunciato la sua sentenza con la formula "il fatto non costituisce reato"
È stato assolto anche in appello a Milano, perché “il fatto non costituisce reato”, Mario Cattaneo, l’oste di 73 anni di Casaletto Lodigiano, in provincia di Lodi, accusato di aver ucciso – sparando con il suo fucile – un ladro che si era introdotto nel cortile del suo ristorante, nella notte tra il 9 e il 10 marzo 2017. La pg Maria Vittoria Mazza aveva chiesto una condanna a tre anni, stigmatizzando come “deleteria” una “giustizia fai da te”. L’avvocata di parte civile aveva chiesto un risarcimento di 300mila euro. Gli avvocati difensori avevano chiesto l’assoluzione. I giudici della Corte d’Appello meneghina hanno dunque applicato ritenuto che l’oste abbia agito per legittima difesa.
I fatti e la sentenza di primo grado
La notte tra il 9 e il 10 marzo 2017 un gruppo di malintenzionati si era introdotto nel locale di Cattaneo per rubare delle sigarette. L’uomo uscì dalla propria abitazione imbracciando il fucile e sparò un colpo a circa 5 metri di distanza colpendo uno dei ladri, Petre Ungureanu, 32 anni di origine romena. Il suo corpo senza vita venne ritrovato il mattino dopo davanti al cimitero della frazione Gugnano. Cattaneo è andato a processo per omicidio applicando la normativa sull’eccesso colposo di legittima difesa. In primo grado era stato assolto perché “il fatto non sussiste” ma la Procura di Lodi aveva fatto ricorso in appello. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni.
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