Cisal Federenergia: "Chiediamo un tavolo di confronto nazionale"
I sindacati sono insorti dopo l’ennesima tragedia sul lavoro, avvenuta questa volta alla centrale idroelettrica di Bargi (in provincia di Bologna), sul lago artificiale di Suviana. Il 9 aprile scorso sette persone sono morte a causa dell’esplosione avvenuta nella struttura, al piano -9. Le coorporazioni dei lavoratori continuano a chiedere maggiore sicurezza mentre il vicepresidente del Consiglio rivolge il pensiero alle vittime.
Cisal Federenergia: “Chiediamo tavolo sicurezza lavoro”
“Quanto accaduto a Bargi nella centrale Enel di Suviana deve diventare, per il futuro, un monito anche per chi fa sindacato, un momento di svolta. Abbiamo il dovere di adoperarci tutti affinché chi ha perso la vita non lo abbia fatto invano”, ha detto Angelo Petraroli del Coordinamento nazionale di Cisal Federenergia. “Tutti pensavamo che la nostra azienda fosse ‘forte’ in quanto strutturata, organizzata, redditizia e invece è un’azienda che si è scoperta fragile, nonostante i protocolli di sicurezza applicati e l’evoluzione tecnologica raggiunta. Avviamo dunque una riflessione profonda sul tema della sicurezza e facciamolo nel modo più semplice e più efficace: aprendo un tavolo nazionale di confronto e verifica tra azienda e sindacato, aperto se necessario ad esperti esterni; magari con l’occasione capiremo che il dialogo vale più di ogni conflitto. Crediamo non serva irrigidirsi in posizioni sterili; questo vale per l’Azienda che non può ostinarsi a sperimentare soluzioni non condivise, ma anche per il sindacato, che non può utilizzare lo sciopero in modo irresponsabile e mettendo a rischio gli interessi dei dipendenti. Non servono le strumentalizzazioni, non servono, in questo clima, nemmeno le RSU, serve tutelare le persone, perché quando muore qualcuno non vince nessuno e perdiamo tutti”.
Cgil Bologna: “Encomio a vigili del fuoco per soccorsi”
“La Camera del Lavoro e la FP Cgil di Bologna, nel rinnovare il proprio cordoglio per le vittime di Suviana e la vicinanza ai familiari e ai colleghi di lavoro per la grave perdita, sentono l’urgenza di dovere esprime un encomio ai vigili del fuoco del nostro territorio per le operazioni di soccorso a Suviana condotte con coraggio e dedizione”. Lo si legge in una nota, diffusa ieri dalla sigla sindacale e firmata dai segretari generali Marco Pasquini e Michele Bulgarelli. “Non sempre messi nelle condizioni ideali per poter svolgere al meglio il proprio lavoro, ancora una volta con grande professionalità e senza approfittare della copertura mediatica per denunciare le rilevanti carenze, hanno come sempre privilegiato la loro missione che è quella di salvare vite umane o, nei casi estremi come questo, restituire i corpi senza vita al dolore e ricordo delle famiglie coinvolte. Con una loro simbolica presenza alla manifestazione dell’11 aprile in occasione dello sciopero generale proclamato da Cgil e Uil hanno inteso esprimere “la nostra solidarietà alle vittime di questa ennesima tragedia e alle loro famiglie – si legge ancora -. Noi Cgil e FP Cgil bolognesi rivendichiamo come l’obiettivo di potere arrivare a zero morti sul lavoro sia una lotta giusta da condurre quotidianamente e che debba riguardare anche questo importantissimo corpo dello Stato da rilanciare assieme alla struttura complessiva di Protezione civile”.
Calderone: “In Italia c’è un ritardo culturale su sicurezza”
“Nel nostro Paese manca ancora una cultura della sicurezza ed è su questo che dobbiamo lavorare”, ha detto la ministra del Lavoro Marina Calderone in un’intervista di ieri a La Stampa. “La sicurezza sul lavoro è una priorità di questo governo dall’inizio del mandato. Fra l’altro, abbiamo raddoppiato i fondi Inail per la prevenzione e la sicurezza, portandoli a un miliardo e mezzo di euro. Abbiamo aumentato il numero degli ispettori da 4mila a 5.600, dotandoli di nuovi strumenti e incrementando del 40 per cento le ispezioni nel 2023 per poi raddoppiarle nel 2024. Abbiamo esteso l’assicurazione Inail agli studenti e al personale delle scuole di ogni ordine e grado, avviato una imponente campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza fra i ragazzi, e affrontato per la prima volta l’impatto dell’emergenza climatica sul lavoro. Quasi tutto lo abbiamo fatto ben prima delle tragedie di Brandizzo, Firenze e Suviana”. Quella di recarsi a Suviana il giorno dopo l’incidente della diga “è stata una decisione immediata. Sentivo di dover essere vicina ai lavoratori in questa tragedia immensa. Sono andata a portare la solidarietà del governo alle famiglie di vittime e feriti, alle comunità sul territorio e ai soccorritori, persone straordinarie che rischiano la vita per salvare quella degli altri. I nostri ispettori e carabinieri per la Tutela del lavoro erano sul posto. Ho visto molte divise diverse, a cominciare da quelle dei vigili del fuoco, e questo significa che lo Stato c’è. I parenti dei dispersi erano assistiti dagli psicologi… Mi è rimasta dentro una grande angoscia”.
Tajani: “Pensiero a vittime, norme non ideologiche per sicurezza”
“Non posso non ricordare le vittime sul lavoro della centrale idroelettrica di Bargi. Purtroppo gli incidenti ci sono sempre. Dobbiamo continuare a lavorare sulla sicurezza per il lavoro con norme non ideologiche. Per esempio, possiamo pensare di dare incentivi alle imprese che adottano politiche sulla sicurezza all’avanguardia”, ha detto il vicepremier, ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, intervenendo agli Stati generali dell’economia del partito azzurro, organizzati ieri a Milano.
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