Dimostrazione contro ipotesi presenza movimenti Pro Life
(LaPresse) “Quello che sta facendo il governo è un attacco all’autodeterminazione di tutte le persone”. Così a LaPresse Mari, attivista del coordinamento dei consultori del Lazio, che insieme ad altre associazioni, tra cui “Non una di meno”, ha organizzato un sit-in all’esterno di Montecitorio per protestare contro l’emendamento proposto da Fratelli d’Italia all’interno del decreto Pnrr che prevede il coinvolgimento di movimenti Pro Life nei consultori, a discrezione delle Regioni. “Inserire all’interno dei consultori le associazioni pro vita è veramente un’offesa e una vergogna. Già abbiamo una legge, la 194, che ha nel suo percorso che prevede la settimana di riflessione. Già questo è un problema, nel senso che le persone quando arrivano ad abortire hanno già deciso di farlo, non hanno bisogno di riflessioni. Figuriamo se hanno bisogno di colpevolizzazioni e di stigmatizzazioni”.“Questa è un’invasione nella sfera privata e psicologica delle persone. È un attacco politico gravissimo e durissimo. È inaccettabile”, ribadisce Mari, che sottolinea come:“Sappiano veramente tutte che noi non ci fermiamo qua, perché questa cosa non l’accettiamo”. E poi conclude: “Le associazioni che si definiscono pro vita, ma che noi definiamo anti scelta, dentro i consultori non devono entrare.
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