Un tentativo di irruzione al commissariato di Polizia dell’Università Sapienza è stato sventato dall’intervento di polizia e carabinieri, ma uno studente è riuscito a distruggere una volante della polizia ed è stato arrestato. Il dirigente del commissariato San Lorenzo è stato ferito da una donna che lo ha graffiato. La manifestante è stata arrestata.
Alcuni poliziotti sono rimasti feriti a seguito degli scontri con un gruppo di 300 studenti della Sapienza a Roma che ha provato a forzare in viale dell’Università il cordone della Polizia. A seguito del tentativo dei manifestanti di forzare il blocco degli agenti sono scoppiati dei tafferugli a cui sono seguite delle cariche di alleggerimento che hanno portato al ferimento dei poliziotti.
I due ragazzi fermati durante la manifestazione alla Sapienza sono stati portati a casa per la notte, dove sono rimasti bloccati ai domiciliari. In giornata saranno processati per direttissima presso il tribunale di Roma. I capi d’accusa sono danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale.
“Un gruppo di circa 300 manifestanti ha tentato di fare irruzione nel Rettorato dell’Università La Sapienza dove era in corso il Senato Accademico e sono stati respinti dal personale impegnato in servizio di ordine pubblico. I manifestanti si sono quindi mossi in corteo all’interno dell’Università. Uno dei partecipanti al corteo è saltato su un auto di servizio della Polizia di Stato, danneggiandola, e per tale motivo è stato arrestato. I manifestanti inoltre hanno danneggiato anche due autovetture del personale di vigilanza interna dell’Università al di fuori del Rettorato. Successivamente molti manifestanti hanno tentato di fare irruzione nel Commissariato Università, senza riuscirvi. In tale circostanza i manifestanti sono stati fronteggiati dagli agenti in servizio e un dirigente della Polizia di Stato è stato aggredito da un manifestante, che è stato tratto in arresto. Altri manifestanti si sono diretti verso il Commissariato di P. S. San Lorenzo dove era stato condotto uno dei manifestanti arrestati”. Così in una nota la questura di Roma, dopo le tensioni in via dell’Università durante la manifestazione pro-Palestina davanti alla Sapienza.
“Piena condanna per le violenze avvenute oggi da parte dei collettivi a Roma. Devastazioni, aggressioni, scontri, assalti a un Rettorato e a un Commissariato, con un dirigente preso a pugni. Questo non è manifestare, ma delinquere. La mia solidarietà al dirigente della Polizia aggredito, a tutte le Forze dell’ordine e ai docenti”. Lo scrive su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
“La mia vicinanza alla Rettrice, Antonella Polimeni. Quanto accaduto all’Università La Sapienza è vergognoso. La protesta legittima non può mai sfociare in violenza e prevaricazione. La decisione del Senato evidenzia che la comunità accademica non accetta imposizioni da una minoranza che vorrebbe isolare le università italiane dal contesto internazionale. La ricerca non si boicotta”. Così sui social la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini.