Negli ultimi quattro anni sono aumentati dell’80% i crimini online. Il 51% dei minori coinvolti è di sesso maschile
Si stima che circa 1 bambino su 5 in Europa sia vittima di qualche forma di violenza sessuale e che in circa l’80% dei casi, l’abusatore è qualcuno che il bambino conosce. L’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori online sono in aumento a livello internazionale e rappresentano un problema diffuso, senza segni di rallentamento. Secondo gli ultimi dati dell’Internet Watch Foundation, il 2023 è stato l’anno in cui la presenza di immagini di abusi sessuali di minori su web ha raggiunto il suo massimo. L’Istituto ha valutato 392.665 segnalazioni confermando che 275.652 pagine web contenevano immagini o video di bambini vittime di abusi sessuali. È quanto emerge dall’evento organizzato oggi, in vista della Giornata nazionale per la lotta alla pedofilia e alla pedopornografia, dalla Fondazione S.O.S. Telefono Azzurro ETS in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede e Fondazione Child, ‘La dignità dei bambini nel mondo digitale’.
+2,5% casi abusi sessuali nel 2023
Nel 2023, il 114 Servizio Emergenza Infanzia ha registrato un aumento del 2,5% rispetto all’anno precedente di casi gestiti con motivazioni relative ad abuso sessuale (164), con una media di oltre 13 casi gestiti al mese. Nel 29% dei casi le situazioni riferite sorgono e persistono online (+3 casi rispetto all’anno precedente). Nel 90% dei casi gestiti i minori risultano coinvolti nel ruolo di vittime, nel 6% di autori e nel 4% in quello di testimoni. Il 61% dei minori coinvolti sono di sesso femminile. Le regioni da cui sono pervenute maggiormente le richieste d’aiuto sono in primo luogo dal Veneto (18%), Lazio (16%) e Lombardia (16%).
51% vittime abusi sessuali online sono maschi
Nel caso degli abusi sessuali online il 51% dei minori coinvolti è di sesso maschile. Le motivazioni relative ai casi di abusi sessuali online sono: commercio di immagini di abusi su minori (40,3%), sextortion (34,3%), grooming (13,4%), sexting (7,5%) e molestie sessuali (4,5%).
In ultimi 4 anni +80% adescamento online
Secondo i dati del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, sono soprattutto ragazzi di genere maschile, con un’età compresa tra i 14 e i 17 anni, a denunciare e chiedere aiuto alla polizia postale in quanto vittime di sextortion, come dimostrano anche i dati di Telefono Azzurro. Dai dati della National Society for the Prevention of Cruelty to Children (NSPCC) emerge che negli ultimi quattro anni sono aumentati dell’80% i crimini di grooming online.
Nonostante una maggiore consapevolezza, spiega Telefono Azzurro, ci sono poche informazioni precise su quanti abusi sessuali sui minori si verificano negli ambienti istituzionali e quante siano le vittime. Considerata la difficoltà delle vittime di denunciare un abuso, la cultura e le dinamiche di potere e abuso insite nei contesti istituzionali creano ulteriori barriere. Se accade, in genere avviene molti anni dopo e molte informazioni disponibili sull’esperienza dell’abuso sessuale sui minori in contesti istituzionali si basano sulla testimonianza di sopravvissuti ad abusi non recenti (Centre of expertise on child sexual abuse, 2023).
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