La lente della procura sui fatti della notte del 21 aprile. La vittima non ha ancora presentato denuncia-querela per l'accaduto

Una rissa e un pestaggio dal movente ancora oscuro. Poche ore separano i due eventi verificatisi in successione, che all’inizio sembravano scollegati ma che le indagini dei carabinieri prima e della squadra mobile poi hanno ricollegato. Dopo conferme e smentite, in serata è stata confermata ufficiosamente la posizione che il rapper Federico Lucia, in arte Fedez, avrebbe avuto nella vicenda. Il cantante infatti è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Milano, per rissa, lesioni e percosse per i fatti avvenuti la notte del 21 aprile che hanno visto come vittima il personal trainer dei vip Cristiano Iovino, picchiato davanti al suo appartamento a Milano.

La ricostruzione

Tutto, secondo le ricostruzioni effettuate dai carabinieri, sarebbe cominciato nella discoteca ‘The Club’ di largo La Foppa nel capoluogo lombardo, dove intorno alle 3 è scoppiata una rissa nella quale sarebbe rimasto coinvolto il rapper insieme ad altri componenti della comitiva che si trovava con lui nel privée del locale. Il gruppo, secondo quanto è emerso, si sarebbe scagliato contro il coach dei vip Iovino. Poco più tardi quest’ultimo, mentre stava rincasando, sarebbe stato circondato da un gruppo di persone, alcune delle quali ultrà del Milan vicini a Federico Lucia. Dopo averlo scaraventato a terra, i componenti del gruppo avrebbero aggredito e picchiato a calci e pugni Iovino davanti al complesso immobiliare City Life di via Traiano dove l’allenatore abita.

Il silenzio di Iovino

Ma a insospettire gli investigatori e gli inquirenti, la reticenza e omertà di Iovino nel raccontare i fatti, tanto che non ha ancora presentato denuncia querela per l’accaduto. Chi indaga è convinto che dietro il litigio in discoteca e la spedizione punitiva possa esserci dell’altro. Droga, affari legati alle tifoserie violente o questioni legate a debiti? Sono ipotesi che polizia e carabinieri non escludono e per questo puntano i fari anche sui contorni dell’accaduto. Al momento, secondo quanto apprende l’agenzia LaPresse, risulterebbero indagate, oltre a Fedez, altre tre persone che avrebbero preso parte alla zuffa nel night. Ipotesi di reato per la quale è prevista la procedibilità d’ufficio senza che nessuno presenti querela. “Abbiamo appreso la notizia questa mattina dai giornali, al mio assistito, finora, non è stato notificato alcun atto. Attendiamo il lavoro degli inquirenti”, ha spiegato l’avvocato Gabriele Minniti, difensore del cantante.

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