Cresce il timore per nuovi disagi e allagamenti. Zaia: "Un autentico disastro"
Continua l’emergenza maltempo sul Nord Italia. In Veneto è stata decisa l’allerta rossa, dopo una notte in cui i Vigili del Fuoco hanno dovuto effettuare oltre 250 interventi. L’allarme è soprattutto per il Vicentino, dove sono attese nuove forti precipitazioni. Nella Regione del nord-est sono caduti oltre 230 mm di pioggia in sei ore, precipitazioni che con tale intensità si presentano in media una volta ogni 300 anni Il presidente veneto Zaia: “E’ un disastro, attivati unità di crisi e stato di emergenza. Cittadini facciano attenzione”.
Dopo le forti piogge di mercoledì, che tra l’altro hanno portato all’esondazione dei fiumi Seveso e Lambro a Milano, prosegue senza pause anche il lavoro dei Vigili del fuoco in Lombardia: svolti più di 500 interventi per far fronte ai danni sulla regione. A Milano prosegue l’allarme arancione. Nella provincia del capoluogo i soccorsi sono stati 340: le maggiori criticità a Bellinzago Lombardo, Masate e Gessate. Nella provincia di Monza Brianza sono stati inoltre svolti 180 soccorsi, per lo più per allagamenti e prosciugamenti di scantinati allagati. E le previsioni del tempo fanno crescere il timore per nuovi disagi e nuovi allagamenti: secondo il servizio meteorologico dell’Aeronautica militare anche per oggi, giovedì, si prevedono piogge diffuse e anche abbondanti su Lombardia nord occidentale e centrale.
Allerta rossa in Veneto
Il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile del Veneto ha emesso un avviso di criticità idrogeologica ed idraulica di aggiornamento, valido dalle ore 12.00 di oggi alle 14.00 di domani 17 maggio, che aumenta lo stato di allertamento fino al livello di allarme in gran parte del territorio regionale.Per quanto riguarda la criticità idraulica è stato decretato lo stato di allarme (rosso) nei bacini dell’Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone e Basso Brenta – Bacchiglione, e stato di preallarme (arancione) nel bacino del Livenza, Lemene e Tagliamento, attenzione sul resto dei bacini eccetto sull’alto Piave (verde).Per quanto riguarda la criticità idrogeologica: stato di allarme (rosso) nei bacini del Po, Fissero-Tartaro-CanalBianco e Basso Adige; del Basso Brenta -Bacchiglione; del Basso Piave, Sile e Bacino scolante in laguna; stato di preallarme (arancione) in tutto il resto dei bacini regionali.
Veneto, temporali forti su gran parte della pianura
Il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile del Veneto ha emesso un bollettino di nowcasting con un aggiornamento della situazione meteo valido dalle ore 19 alle ore 23 di oggi. Vengono evidenziate precipitazioni da sparse a tratti diffuse, a prevalente carattere di rovescio e temporale localmente anche forti, su gran parte della pianura con tendenza ad estendersi verso nord-nord-est. Alcune celle temporalesche, con segnali di forte intensità, si osservano in particolare ai confini sud-occidentali della regione in ingresso verso il Veronese e Rodigino.
Le precipitazioni, particolarmente persistenti anche nella zona del portogruarese, hanno determinato allagamenti diffusi: sono ancora in corso interventi sia da parte dei Vigili del Fuoco che dei volontari di Protezione Civile. Si segnalano attualmente circa 300 interventi dei Vigili del Fuoco per danni d’acqua e operazioni di prosciugamento.
In Veneto 230 mm pioggia in 6 ore, una volta in 300 anni
“L’altezza di precipitazione di 230 mm in sei ore a Velo d’Astico corrispondono a un Tempo di Ritorno di più 300 anni. Ovvero un fenomeno di tale intensità si presenta in media una volta ogni 300 anni. Non significa, purtroppo, che potremo attendere cosi tanto prima di rivedere questo tipo di evento. Questo potrebbe realizzarsi anche in tempi più brevi, perfino il prossimo anno, anche se con probabilità bassa. Il cambiamento climatico lo renderà un evento purtroppo più frequente. Prendendo in analisi anche i 70 mm caduti in 30 minuti in altre zone del Veneto, è possibile affermare che vi corrisponde un tempo di ritorno di circa 200 anni”. Sono i primi risultati di alcune rilevazioni su modelli statistici effettuate nell’immediatezza dell’evento meteo delle scorse ore dal prof. Marco Marani, del Dipartimento ICEA dell’Università di Padova, Direttore del Centro Studi sugli Impatti dei Cambiamenti Climatici istituito dall’ateneo padovano a Rovigo.Il centro collabora attivamente allo sviluppo di modelli, anche previsionali, con l’ARPAV, l’Agenzia Regionale per l’Ambiente del Veneto. I dati sulle precipitazioni, inseriti nei modelli di calcolo per il Tempo di Ritorno, sono stati illustrati nella mattinata di oggi, durante una conferenza stampa, dal Presidente della Regione Veneto e dell’Assessore alla Protezione Civile della Regione.
Zaia: “E’ un disastro. Cittadini facciano attenzione”
“È un autentico disastro, abbiamo messo in funzione tutti i bacini di laminazione, sei i bacini in funzione, cinque in provincia di Vicenza, uno in provincia di Verona: questo dà la dimostrazione dell’intensità della pioggia, in poche ore tanta acqua, abbiamo raggiunto una punta di 229 mm. Se non avessimo avuto i bacini oggi avremmo avuto i gommoni in giro per Vicenza”. Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, dopo il vertice dalla sede della protezione civile di Marghera. “La preoccupazione sono le previsioni delle prossime ore. Sono previsioni che ci impongono di dire ai cittadini di fare molta attenzione“.
Zaia: “Attivati unità di crisi e stato di emergenza”
“Un’alluvione a metà maggio non è che ce l’aspettavamo. Siamo in un momento di oggettiva difficoltà“, ha aggiunto Zaia. “Siamo assolutamente di fronte ad un fatto inusuale” ed “è stata istituita l’unità di crisi e dichiarato lo stato d’emergenza“.
Bacchiglione in piena a Padova
Il Bacchiglione è in piena: il Genio Civile informa che le piogge consistenti di questi giorni hanno ingrossato i fiumi e da Vicenza è in arrivo una piena abbondante che transiterà per Padova verso mezzanotte. Lo comunica su Facebook il sindaco di Padova, Andrea Micalizzi. “Dobbiamo fronteggiare una ondata di maltempo eccezionale e per questo tutti gli Enti (Regione, Comuni, Genio Civile, Consorzi di Bonifica, Protezione Civile e Forze dell’Ordine) stiamo lavorando al massimo e in sinergia – scrive – Si raccomanda di mettere al riparo persone, animali e cose da locali esposti e rimanere informati sulle condizioni meteo anche iscrivendosi al servizio ‘Comune Allerta’. Grazie a tutti coloro che si stanno adoperando con tutte le forze”.
A Vicenza è ancora emergenza
Oggi alle 12 il Coc si è riunito per fare il punto della situazione maltempo. Prosegue la fase di intensa perturbazione su Vicenza. Sono previste nuove precipitazioni nel pomeriggio. Per questo motivo l’appello del sindaco ai cittadini è di spostare entro le 16 automobili e beni da interrati e piano terra lungo l’asta del Bacchiglione e del Retrone e in tutte le zone a rischio allagamenti. Dopo le 16 l’indicazione è di non entrare negli interrati ed evitare gli spostamenti non necessari. La riunione del Coc si è aperta con il collegamento con il Ccs, la prefettura e i sindaci dei Comuni coinvolti nell’emergenza.
Al genio civile della Regione del Veneto sono stati richiesti aggiornamenti sullo stato dei bacini di laminazione, in vista della nuova ondata di precipitazioni intense nel pomeriggio. Risulterebbe ancora capiente il bacino di Caldogno, ma l’appello del sindaco ai cittadini è di effettuare comunque per tempo tutte le operazioni di messa in sicurezza entro le 16, spostando quanto prima automobili e beni da interrati e piano terra lungo l’asta del Bacchiglione e del Retrone e in tutte le zone a rischio allagamenti.
In Veneto oltre 250 interventi dei Vigili del fuoco nella notte tra il 15 e il 16 maggio
Attese piogge per oggi anche in Veneto, dove nella notte gli interventi dei Vigili del Fuoco sono stati in totale 250. Richieste di soccorso sono giunte soprattutto per allagamenti, smottamenti e piante pericolanti. Nella provincia di Verona sono stati eseguiti dalla mezzanotte 60 interventi per danni d’acqua. Particolarmente interessata la zona di San Bonifacio e Soave dove sono intervenuti anche i sommozzatori di Vicenza per degli automobilisti rimasti bloccati in un sottopasso. In provincia di Padova sono stati eseguiti 60 interventi: particolarmente colpiti i comuni di Montagnana e Casale di Scodosia. Una frana ha invaso la strada dietro la Rocca di Monselice. A Vicenza eseguiti 71 interventi per danni d’acqua smottamenti, 35 in attesa. A Rovigo 26 interventi effettuati, a Treviso 15 e a Venezia 52. Il dispositivo di soccorso dei vigili del fuoco è stato rinforzato con personale trattenuto in turno.
Nel Vicentino crollano due ponti a Malo
A Malo, in provincia di Vicenza, la forza della piena del torrente Orolo ha abbattuto due ponti. Il primo ponte nel comune di Malo (Vicenza) noto come “Ponte delle galline”. Il secondo è uno stretto passaggio lungo via Monti, una strada sterrata, che conduceva ad una proprietà privata. Non si registrano feriti. Sempre nel Vicentino, il torrente Orolo, in piena dopo le abbondanti piogge, è straripato a Castelnovo, frazione di Isola Vicentina. In un punto lungo il corso d’acqua si è verificata anche la rottura di un argine. “Le perdite in questo momento sono difficili da quantificare però parliamo di 1500 famiglie coinvolte, 500 circa colpite, per un totale di 300-350 edifici da bonificare”, spiega il sindaco di Isola Vicentina, Francesco Gonzo.
Albero caduto a Milano, interrotte linee tram 2 e 14
Un albero caduto sulla rete aerea dei tram, a Milano, ha causato l’interruzione del servizio per le linee tram 2 e 14. Il tram 2, informa Atm, azienda del trasporto pubblico milanese, è sostituito da bus tra piazza 6 febbraio e piazzale Cantore. I tram fanno normale servizio tra Duomo e Maciachini.Il tram 14 sostituito da bus tra piazzale Cantore e Lorenteggio. I tram fanno servizio tra il Cimitero Maggiore e via Cantù/Duomo.Tra Duomo e viale Coni Zugna è possibile utilizzare M1 + M2 (scendere a Sant’Agostino per cambiare coi bus).
A Milano prosegue allerta arancione
Il Centro Funzionale Monitoraggio Rischi Naturali della Regione Lombardia ha confermato anche oggi l’avviso di criticità arancione (moderata) per rischio idrogeologico e rischio idraulico. Le piogge continuano a cadere copiose sulla città e sui territori a nord e nord-est percorsi dai bacini del Seveso e del Lambro. Il Centro operativo comunale (Coc) della Protezione civile è attivo per il monitoraggio dei livelli idrometrici dei fiumi e per coordinare gli interventi. La vasca del Seveso è stata in parte svuotata per consentire, qualora le piogge lo rendessero necessario, di tornare a riempirsi delle acque del fiume Seveso per scongiurare esondazioni in città. Durante l’allerta meteo si il Comune ribadisce l’invito a non sostare nelle aree a rischio esondazione dei due fiumi, in prossimità dei sottopassi, sotto gli alberi e le impalcature di cantieri, dehors e tende. È importante provvedere alla messa in sicurezza di oggetti e vasi sui balconi e di tutti i manufatti che possono essere spostati dalle intemperie.
Calderoli segue situazione Piemonte, Lombardia e Veneto
“Anche oggi l’emergenza maltempo continua a non dare tregua, soprattutto nell’area tra Piemonte, Lombardia e Veneto: sto seguendo, insieme agli altri ministri con cui sono in costante contatto, la situazione di zone dove si registrano criticità come nell’area est milanese o Vicenza o di altre zone colpite da allagamenti o smottamenti. E come ripeto sempre in questi casi mandiamo un abbraccio alle popolazioni colpite e un ringraziamento di cuore a tutti i soccorritori e volontari impegnati in queste ore ad aiutare”. Lo afferma Roberto Calderoli, ministro per gli Affari regionali e le autonomie e senatore della Lega.
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