A causa del maltempo che sta colpendo il Veneto, nelle prime ore, di venerdì 17 maggio, il Muson dei Sassi è esondato in località Rustega a Camposampiero per la rottura di un argine. Squadre dei vigili del fuoco con soccorritori fluviali alluvionale del comando di Padova, Vicenza, Belluno, Venezia si sono portati su posto, evacuando alcune abitazione rimaste isolate. In arrivo un mezzo anfibio dal comando di Verona e personale e mezzi di pompaggio anche dai comandi dell’Emilia Romagna.
Le operazioni di soccorso vengono coordinate dal comandante provinciale Giuseppe Lomoro. Il dispositivo di soccorso del comando dei vigili del fuoco di Padova è stato rinforzato con il raddoppio dei turni.
“Se non avessimo avuto i bacini ci sarebbe stato un bilancio più pesante. Il bilancio dei danni c’è: centinaia di abitazioni allagate. Abbiamo dichiarato lo stato d’emergenza. Questa mattina ho sentito l’ingegner Curcio”, ha detto il governatore Luca Zaia in conferenza stampa, trasmessa in diretta su Facebook. “Ai cittadini diciamo che facciano foto allo stato delle loro abitazioni, che diano la dimensione di qual è il danno. Dobbiamo incrociare le dita per le prossime giornate. Il meteo dovrebbe essere in lento miglioramento, domani peraltro abbiamo il Papa a Verona e si dà sole. Il Papa porta sole, questo è dogmatico”, ha aggiunto.
I danni sono tanti ma almeno non ci sono vittime e feriti in Veneto. Lo ha fatto sapere sempre il presidente di Regione Luca Zaia. “Oggettivamente vediamo delle piovosità con un’intensità unica. Questo dovrebbe farci pensare, se questo modello di nuovi fortunari che arrivano nei nostri territori avranno queste caratteristiche, capite che dovremmo modificare nuovamente questi modelli e pensare a nuove forme di prevenzione, fermo restando che l’uomo non vince sempre contro la natura. La miglior forma di prevenzione è riconoscere i propri limiti”, ha detto il governatore. “Possiamo dire che non abbiamo avuto feriti e perdita di vite umane, è la parte più importante di questa vicenda”.
Il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile del Veneto ha emesso un bollettino di nowcasting alle ore 7 con un aggiornamento della situazione meteo che indica che nelle ultime 6 ore si registra l’assenza di precipitazioni ma diverse situazioni critiche per le precipitazioni intense di ieri sera in quasi tutte le province. È quanto si legge in una nota. Le intense e abbondanti precipitazioni, occorse in un breve lasso temporale, hanno comportato estesi e consistenti allagamenti che coinvolgono i centri abitati dei comuni di Asolo e Castelfranco Veneto. Ulteriori allagamenti sono segnalati nei comuni di Quarto d’Altino, Altivole, Casier, Fonte, Mogliano Veneto. Si segnala la rottura arginale del Muson dei Sassi in comune di Camposampiero con la divagazione delle acque verso i territori posti a est del camposampierese e confinati a sud dall’argine del Muson Vecchio. Si segnalano smottamenti di terreno che ostruiscono la viabilità nell’area pedemontana trevigiana e bellunese.
Permangono diffusi allagamenti prevalentemente nelle province di Vicenza e Padova per effetto delle precipitazioni occorse nella giornata del 15 maggio e del 16 maggio. Le previsioni indicano che nella mattinata precipitazioni in prevalenza assenti, dalle ore centrali possibile qualche nuova precipitazione sparsa anche con rovesci o locali temporali specie su zone montane/pedemontane centro-orientali. Nel corso della giornata odierna si avrà il transito dei colmi di piena alle sezioni di pianura/foce di Piave, Livenza, Brenta e Bacchiglione. Il Bisatto ed il Fratta-Gorzone potranno mantenere livelli sostenuti dovuti allo smaltimento delle acque presenti nella rete secondaria. In assenza di precipitazioni le porzioni montane dei corsi d’acqua continueranno a presentare decrementi dei livelli.
“La situazione qui è devastante. Ora le previsioni meteo prevedono della schiarite ma siamo reduci da 48 ore devastanti. La scorsa notte abbiamo avuto tre sfondamenti arginali. Nel 2010 furono 32 gli sfondamenti arginali, abbiamo avuto allagamenti nel vicentino, e in parte nel veronese. A Malo sono crollati due ponti. Da ieri sera fino questa notte c’è stato di tutto. C’è stata una piovosità straordinaria in sei ore”. Così il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, a ’24 Mattino’ su Radio24.
“Ho già dichiarato ieri lo stato di emergenza e ho aperto l’unita di crisi. Ci sono centinaia di famiglie con acqua in casa, non si tratta però di sfollati, abbiamo ospedali interessati, due case di riposo in difficoltà. Spero che il governo dichiari velocemente lo stato d’emergenza come abbiamo chiesto, perché c’è una procedura che poi ci consente di essere più agili anche nel ristoro dei danni ai cittadini” le parole del governatore veneto.
La situazione sta migliorando su tutto il territorio lombardo, oltre 1.000 interventi svolti in regione. Nel milanese procedono speditamente le operazioni di svuotamento delle cantine e delle autorimesse nei territori di Gessate e Bellinzago. Nel pomeriggio di ieri, una perturbazione ha colpito il mantovano: 80 interventi per alberi caduti, tetti divelti e allagamenti. A Cantù, nel comasco, proseguono le ricerche dell’uomo caduto nel torrente: sul posto stanno operando i vigili del fuoco del soccorso acquatico, insieme agli specialisti fluviali. Droni dall’alto supportano le operazioni e mappano le aree. A Lodi è in atto un intervento per lo smottamento di un terrapieno che costeggia la SS9, in corso verifiche.