Il padre di Ilaria Salis, detenuta a Budapest, a margine della conferenza stampa di Avs in Campidoglio

Se Ilaria riuscirà a votare? “Non credo proprio perché la proposta che è arrivata dal ministero dell’Interno tramite l’ambasciatore assolutamente non tiene conto delle condizioni di Ilaria. Proporle di spostare la residenza in Ungheria vuol dire non aver capito che lei deve chiedere poi il trasferimento ai domiciliari in Italia. Se facesse quel passaggio lì perderebbe la possibilità di chiedere i domiciliari in Italia e mi sembra veramente folle che qualcuno proponga una soluzione di questo tipo”. Così Roberto Salis, padre di Ilaria, a margine della conferenza stampa di Alleanza Verdi e Sinistra in Campidoglio. “Se siamo preoccupati che possa accadere qualcosa a Ilaria nella nuova residenza? La richiesta dei domiciliari l’abbiamo presentata mi pare sette volte e solo quest’ultima volta abbiamo inserito i domiciliari in Ungheria perché avevamo problemi di sicurezza. Dopo quello che è successo il 29 gennaio ci sono stati dei contatti più serrati con il ministero, per cui abbiamo ricevuto qualche garanzia che prima non avevamo mai avuto su questo aspetto. Però comunque permane la situazione: in Ungheria ci sono stati i murales di Ilaria impiccata, il giorno dopo che è stata arrestata sono stati pubblicati su un sito di estrema destra la sua fotografia, il suo nome e cognome, l’indirizzo di casa di residenza a Milano e questo è rimbalzato su siti di estrema destra in Italia. Per cui anche in Italia non eravamo del tutto tranquilli“.

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