L'uomo è tornato in Italia dopo 24 anni di detenzione negli Stati Uniti
Chico Forti è arrivato nel primo pomeriggio a Trento per far visita alla madre di 96 anni. Il tribunale di sorveglianza ha concesso a Forti 4 ore di permesso, sotto scorta della polizia penitenziaria, per vedere la donna che, per motivi di salute, non può muoversi dalla città del Nord Italia. I due non si vedono da 16 anni, data dell’ultima visita della madre a Forti in carcere negli Stati Uniti. L’uomo è tornato in Italia negli scorsi giorni dopo 24 anni di detenzione negli Stati Uniti per omicidio.
Ad attenderlo in strada, in piazza General Cantore, lo zio Gianni, che non ha mai smesso di lottare per fare rientrare il nipote in Italia, il fratello Stefano, amici, sostenitori dei comitati spontanei e centinaia di cittadini del quartiere di Cristo Re. “È stata un’attesa incredibile, non posso immaginare cosa sia stata per Chico – ha detto lo zio Gianni senza mai abbandonare l’ingresso di casa -. E lo è anche e soprattutto per la mamma. Mi dispiace solo per mio fratello, il papà di Chico, che non c’è più. Ma sono contento di essere riuscito a mantenere la promessa che gli avevo fatto: l’ho, l’abbiamo riportato a casa“.
Lo zio: “Polemiche su costi rientro? Più caro allestire sagra di paese”
“C’è chi ha fatto polemica sui costi sostenuti dallo Stato per il volo di rientro di Chico dagli Stati Uniti. Dicono 160mila euro, quello che anche l’ultimo dei Comuni del Trentino spende per mettere su una sagra di paese“, aveva detto Gianni Forti ai cronisti prima dell’arrivo di Chico a Trento.
Il rientro in Italia
Chico Forti, 65enne trentino ex campione di windsurf, è rientrato in Italia sabato 18 maggio dopo 24 anni di prigione in Florida in seguito a una condanna all’ergastolo per un omicidio del 1998. Si tratta del primo ergastolano a cui Washington consente di espiare la pena nel Paese di origine. È sbarcato a Fiumicino, accolto dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e ha trascorso le prime ore italiane nel carcere romano di Rebibbia. Poi è ripartito domenica mattina intorno alle 8:30 a bordo di un mezzo della polizia penitenziaria in direzione dell’istituto carcerario di Verona. Il suo primo atto dopo le visite di rito è stato chiedere un permesso urgente per vedere l’anziana madre.
Per cosa è stato condannato Chico Forti
Forti si trovava detenuto in un carcere della Florida dal 2000, quando era stato condannato all’ergastolo per l’omicidio dell’australiano Dale Pike, il cui cadavere venne ritrovato il 15 febbraio del 1998 su una spiaggia a Miami. La vittima era il figlio di Anthony Pike, un altro imprenditore da cui Forti stava acquistando un hotel a Ibiza. Forti è stato accusato di essere parte di un ‘felony murder’, un omicidio commesso durante l’esecuzione di altro crimine: il movente, secondo l’accusa, era da ricondursi a una truffa di Forti ai danni di Anthony Pike.
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