Il momento di confronto e di riflessione organizzato dalla Fondazione Vittorio Occorsio
Un momento di confronto e di riflessione mercoledì mattina nell’aula magna della Suprema Corte di Cassazione, a Roma. Decine di studenti, provenienti da diversi istituti d’Italia, hanno preso parte all’incontro “Sentimento di Giustizia” organizzato dalla Fondazione Vittorio Occorsio, in collaborazione con la Corte di Cassazione. Al centro del dibattito è stato il senso profondo del concetto di giustizia, e come esso viene percepito da parte dei cittadini. In apertura, la Prima Presidente della Corte di Cassazione, Margherita Cassano, ha salutato gli studenti e gli organizzatori dell’incontro sottolineando l’importanza della condivisione e del reciproco supporto tra cittadini: “Nessuno di noi vive per se stesso, per promuovere se stesso – ha detto Cassano -, ciascuno di noi cresce e si sviluppa meglio in relazione con l’altro”. Nella Costituzione è espresso il concetto del “dovere dare anche agli altri”. Quindi, sotto la guida dell’attrice Anna Ferraioli Ravel, gli studenti hanno impersonato la Novella di Michael Kohlhaas di Heinrich von Kleist, un racconto che si concentra su un uomo retto, vittima di un grave sopruso da parte di un nobile, la cui sete di giustizia lo spinge a formare un drappello in armi e a seminare il terrore nella regione. A portare il loro contributo al dibattito, moderato dal giornalista Rai Marco Carrara, sono stati la giudice penale del Tribunale di Roma, Antonella Bencivinni, e il magistrato di sorveglianza Marco Puglia, che hanno risposto alle tante domande e curiosità sollevate dagli studenti. “Possiamo immaginare che il sentimento nei confronti della magistratura, da parte di una parte degli italiani, sia sempre di grande fiducia, di grande riconoscenza – ha spiegato a LaPresse il professore Vittorio Occorsio, tra i fondatori della FVO -. Oggi è la vigilia dell’attentato di Capaci, il sacrificio di Giovanni Falcone e della sua scorta, così come di tanti altri magistrati, e qui siamo nell’aula magna della Cassazione, e c’è una stele che ricorda tutti i magistrati uccisi per difendere questo Paese, non può non far sì che i magistrati siano ricordati, e alla magistratura sia data la riconoscenza che le è dovuta. Certo, non possiamo neanche nascondere il fatto che probabilmente c’è un’altra parte del Paese che invece ha grande sfiducia nei confronti della magistratura. E noi vogliamo ripartire oggi dagli studenti proprio perchè partendo dal sentimento della giustizia, dal bisogno di giustizia, dalla passione per la giustizia possiamo ricostruire questa fiducia”. Alle parole di Occorsio hanno fatto eco quelle della professoressa Carmela Decaro, segretaria generale della FVO. “È stato un confronto molto intenso – ha detto -. Ricordare agli studenti quello che è successo e quanto i servitori dello Stato, i magistrati, le forze dell’ordine, i giornalisti, le vittime civili comuni, hanno difeso la Repubblica è un patrimonio, un’eredità importantissima. Vedere i ragazzi così interessati, così attenti a quello di cui abbiamo parlato è importante”.
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