Emerge dal verbale dell'interrogatorio fiume di 8 ore di giovedì. Il governatore: "Chiesi espressamente voti per Ilaria Cavo"

I finanziamenti dal gruppo legato all’imprenditore navale Aldo Spinelli al presidente della Liguria Giovanni Toti sarebbero iniziati nel 2015. A dirlo è stato lo stesso Toti, stando a quanto emerge dal verbale dell’interrogatorio fiume di 8 ore che si è tenuto ieri, giovedì 23 maggio. Alcuni di quei finanziamenti ora sono finiti sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti nell’indagine che ha portato agli arresti domiciliari del governatore. “Il gruppo Spinelli inizia a sostenere i miei comitati politici dal 2015 e questo rapporto è durato sino a ora. Voglio precisare che è quindi possibile che avessi chiesto un finanziamento anche prima dell’incontro del primo settembre 2021“, ha detto Toti ai pm che gli hanno chiesto se avesse chiesto finanziamenti al terminalista genovese nel pranzo a bordo dello yacht di quest’ultimo, nel settembre 2021.

“A Spinelli dicevo problemi risolti su pratica incagliata”

Quando invece i pubblici ministeri gli hanno chiesto a cosa si riferisse quando comunicava a Spinelli di avere risolto il problema di suo figlio a Celle con il piano casa (conversazione finita nelle intercettazioni e nelle carte dell’inchiesta in merito al progetto sulla zona delle ‘Colonie Bergamasche’), Toti ha risposto: “Probabilmente c’era qualche pratica che si era incagliata e quindi comunicavo a Spinelli che gli uffici della Regione avevano risolto i problemi. I miei riferimenti su questo genere di pratiche erano Cozzani (il capo di gabinetto di Toti, anche lui finito agli arresti domiciliari nell’ambito dell’indagine, ndr) o Marco Scajola. Credo fosse competente l’ufficio urbanistica della Regione quindi il dottor Croce”.

“Chiesi espressamente voti per Ilaria Cavo”

Infine, Toti ha anche dato conto ai magistrati della cena elettorale del 12 settembre 2020 in cui, secondo gli inquirenti, Toti avrebbe parlato con i rappresentanti della comunità riesina di Genova, Maurizio e Arturo Testa, per ottenere dei voti in favore di Ilaria Cavo, allora candidata in Consiglio Regionale. “Sicuramente chiesi espressamente i voti per Ilaria Cavo parlando con uno dei due Testa. Il senso del mio intervento fu di chiedere di dare una mano alla Cavo, nonostante le incomprensioni che vi erano state“, ha risposto il governatore. 

 

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