Domani in Gazzetta Ufficiale il testo che disciplina uso e collocazione dei rilevatori di velocità

Domani sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo che contiene novità in materia di autovelox. Le nuove norme, comprese nella riforma del Codice della Strada, disciplinano le modalità di collocazione e uso dei dispositivi di rilevamento a distanza dei limiti di velocità, prevedendo innovazioni in merito inanzitutto al loro posizionamento. Il testo entrerà poi in vigore trascorsi i canonici 15 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta.

Autovelox, le nuove norme

Gli autovelox potranno essere installati in aree ad elevato livello di incidentalità, documentata impossibilità o difficoltà di procedere alla contestazione immediata sulla base delle condizioni strutturali. Di fatto dunque, si potrà ricorrere ai dispositivi da parte dei Comuni solo in caso sia difficoltoso il posizionamento degli agenti sul luogo, e dunque la possibilità per gli stessi di fermare i mezzi. Il decreto infatti, precisa che i dispositivi a bordo di un veicolo in movimento “possono essere utilizzati senza contestazione immediata dell’infrazione solo nei casi in cui non sia possibile collocare postazioni fisse o mobili”. 

L’installazione, inoltre, dovrà avvenire dove il limite di velocità individuato non sia inferiore di oltre 20 km/h rispetto a quello massimo generalizzato, salvo specifiche e motivate deroghe. Ad esempio, sulle strade extraurbane principali, dove è previsto un limite di 110 km/h, il dispositivo potrà essere utilizzato solo se il limite di velocità è fissato ad almeno 90 km/h, ma non per limiti inferiori.

In ambito urbano, infine, non sarà possibile sanzionare per limiti di velocità inferiori a 50 km/h con le modalità previste dal decreto, essendo necessaria in tali casi la contestazione immediata. Per quanto riguarda le strade extraurbane, il testo prevede che debba intercorrere una distanza di almeno un chilometro tra il segnale che impone il limite di velocità e il dispositivo

Infine, sono previste ulteriori novità sul piano autorizzativo. I prefetti saranno infatti chiamati a concedere l’autorizzazione per quanto riguarda i dispositivi mobili in ogni singolo capoluogo di provincia.

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