I destinatari delle misure sono accusati di associazione mafiosa, estorsione, intestazione fittizia di beni e armi

Questa mattina i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, con il supporto dello Squadrone Eliportato ‘Cacciatori’ Calabria, a conclusione di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria – Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari in carcere e agli arresti domiciliari nei confronti di numerose persone indiziate a vario titolo dei reati di associazione mafiosa, estorsione, intestazione fittizia di beni e armi.

Dodici le persone arrestate, di cui una ai domiciliari. Contestualmente ai provvedimenti restrittivi personali, il GIP ha disposto il sequestro preventivo di tre società, tutte con sede a Reggio Calabria, due delle quali fittiziamente intestate a terzi, ma di fatto nella piena disponibilità degli indagati. 

 

 

Le indagini hanno permesso di ricostruire dinamiche e assetti di un’articolazione di ‘ndrangheta facente capo ad una ‘locale’ operante nel territorio del comune di Reggio Calabria, ricostruendone l’imposizione del controllo del territorio ed un diffuso sistema estorsivo nonché la gestione occulta di diverse imprese. I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa in programma alle 10.

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