Si chiamava Giada Zanola la donna di 34 anni morta dopo essere precipitata da un cavalcavia della A4 a Vigonza, in provincia di Padova. A spingerla sarebbe stato il compagno, Andrea Favero, di 39 anni: i due avrebbero litigato sul ponte, poco distante dalla loro abitazione. Al culmine della lite, l’uomo l’avrebbe gettata da un’altezza di quindici metri, dopo la caduta la donna è stata travolta da un camion che percorreva la carreggiata sottostante. La coppia aveva un bambino di 3 anni.
Il corpo della donna è stato trovato nella notte tra il 28 e 29 maggio e, in un primo momento, gli inquirenti avevano ipotizzato il suicidio, la svolta questa notte quando gli inquirenti hanno scoperto che la coppia, da tempo, aveva dei litigi anche violenti. Il compagno è stato quindi arrestato con l’accusa di omicidio volontario.
“Non ho parole per descrivere quello che provo ora, non è giusto, non doveva finire così. Mi mancherai sorellina mia”. Lo scrive sui social Daniel Bolis, amico della donna postando anche una foto della ragazza.
“Un delitto che ci lascia sconvolti. Il nostro pensiero va al piccolo, ai familiari e agli amici di questa giovane donna, uccisa in modo barbaro”. Così Luca Zaia, presidente della Regione Piemonte, commenta la morte di Giada Zanola.
Sui profili social della 34enne sono numerose le foto in cui lei e il compagno sono ritratti insieme e non mancano gli scatti anche del loro bimbo che ha compiuto 3 anni nel dicembre scorso. Nella foto che utilizza per fare gli auguri al figlio ci sono lei e il piccolo mentre si lava i denti: “Buon compleanno, piccolo teppista”, scriveva. Tante le fotografie del suo cane e quelle che la ritraggono con i camion: nelle storie in evidenza la vittima riprendeva la sua partecipazione all’European Truck festival, la fiera-raduno dedicata ai tir. L’ultima foto postata da Giada Zanola sul suo profilo Instagram è del 3 maggio scorso.