L'attivista Sveva Haertter: "Se diamo libertà di manovra al razzismo, questo lo pagheremo per decenni"
Collettivi ebraici contro la guerra e l’occupazione hanno partecipato a una grande manifestazione per la pace nella Striscia di Gaza a Roma. Molte le persone che hanno preso parte al presidio ‘Disertiamo la parata militare’ organizzato in parallelo alle celebrazioni istituzionali del 2 giugno. “È vero che antisionismo non è la stessa cosa di antisemitismo. Una cosa che però purtroppo succede è che spesso con la premessa ‘sono antisionista, non antisemita’ si sente di dire di tutto, anche cose antisemite”, ha affermato Sveva Haertter, membro del coordinamento dei collettivi ebraici contro la guerra e l’occupazione, a margine del presidio in favore della pace “Disertiamo la parata militare” organizzato in parallelo alle celebrazioni del 2 giugno a Roma, commentando uno striscione presente al presidio ma non esposto dal suo gruppo, che recita “Antisemiti mai, antisionisti sempre”. L’attivista quindi è entrata nel merito della questione: “Purtroppo la confusione è tanta e l’emotività e tanta e l’emotività aumenta le schematizzazioni e le semplificazioni che in questo contesto, più di ogni altro, sono dannose e pericolose”. “L’antisemitismo c’è e sta aumentando in maniera vertiginosa, questo viene alimentato anche dalla grandissima confusione che lo stesso governo israeliano e le comunità ebraiche contribuiscono a creare”, ha aggiunto. “Tanti cercano di giustificare delle schifezze antisemite dicendo di essere sconvolto dalle immagini che ho visto a Gaza”. “Siamo tutti sconvolti, ma se perdiamo la lucidità e diamo libertà di manovra al razzismo, questo lo pagheremo per decenni. E lo pagheranno non solo gli ebrei, ma anche i musulmani, i migranti e tutte le persone portatrici di cosiddetta diversità”.
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