Cade l'aggravante mafiosa per i tre agenti del pool La Barbera, Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo

Cade l’aggravante mafiosa per i tre poliziotti del pool La Barbera imputati nel processo per il depistaggio delle indagini sulla strage di Via D’Amelio: interviene la prescrizione. La corte d’appello di Caltanissetta dopo oltre otto ore di camera di consiglio ha dichiarato prescritti i reati al funzionario Mario Bo, l’ispettore Fabrizio Mattei e l’agente Michele Ribaudo, tutti appartenenti al pool guidato dall’allora capo della squadra mobile di Palermo Arnaldo La Barbera, morto alcuni anni fa. Secondo la procura generale di Caltanissetta il gruppo costruì a tavolino una falsa verità sulla strage di via D’Amelio costata la vita al giudice Paolo Borsellino e ai cinque poliziotti della scorta. Un depistaggio che si fondava sulle false dichiarazioni di Vincenzo Scarantino, imbeccato dai tre poliziotti. Per Bo l’accusa aveva chiesto la condanna a 11 anni e 10 mesi, per Mattei e Ribaudo a nove anni e sei mesi. In primo grado il tribunale escluse l’aggravante mafiosa dichiarando prescritto il reato di calunnia contestato a Mattei e Bo. Ribaudo venne assolto ed è l’unica differenza con la sentenza di oggi in cui è prescritto.

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