Patrizia Di Vincenz: "Passava le sue giornate sul divano"

“Non so se riuscirò ad andare avanti, ho chiesto al magistrato di anticipare i tempi ed essere ascoltata. Giovedì prossimo sarò lì e spero di poter mettere fine a questa storia”. È lo sfogo che Patrizia Di Vincenz a LaPresse dopo l’inchiesta della Dda che ha portato, tra gli altri, all’arresto di Marcello Colafigli, uno degli ultimi boss della Banda della Magliana. La presidente dell’associazione romana ‘Spazi immensi’, che si occupa di detenuti ed ex detenuti, è indagata nella maxi inchiesta che ha smantellato una rete internazionale di traffico di droga.

“Se lo conoscevo? Marcello veniva qui sempre accompagnato dalla sorella o da un nipote. Passava le sue giornate sul divano a guardare fuori. Ogni tanto aiutava nelle faccende ma per lo più sentiva la sua radiolina seduto sul divano. Era un uomo anziano che stava male. Dopo quaranta anni passati in carcere mi era sembrato un po’ fuori dal tempo e dallo spazio. I carabinieri mi hanno chiesto per quale motivo qui non facesse nulla ma io gli ho anche spiegato che era un povero anziano con il catetere, cosa potevo fargli fare?”, racconta. “Era molto al telefono, quello sì, ma non so nemmeno di cosa parlasse. Una volta lo vidi qui con due suoi amici. Sembrava una riunione, ma io appena li ho visti insieme gli ho subito fatto capire che qui riunioni non se ne fanno. Fuori- conclude – poteva fare come gli pareva ma qui dentro no”.

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