Il violentare seriale è già stato condannato a sette anni e mezzo di carcere per due episodi avvenuti nel 2014
Altri due casi di stupro, avvenuti qualche mese fa nel quadrante compreso tra Piana del Sole, Fiumicino, Magliana e Portuense, avvenuti con un modus operandi simile a quello utilizzato da Simone Borgese per violentate la studentessa alla fermata dell’autobus lo scorso 8 maggio sarebbero, secondo quanto apprende l’agenzia LaPresse, al vaglio degli investigatori coordinati dal pool antiviolenza della procura di Roma. Le vittime, sulle quali chi indaga mantiene il più stretto riserbo, avrebbero raccontato nelle denunce presentate, di essere state avvicinate prima delle violenze con modalità di approccio analoghe. Il violentare seriale, già condannato a sette anni e mezzo di carcere per due episodi avvenuti nel 2014, ai danni di una ragazza di 17 anni nell’androne di un palazzo, e nel 2015 ad una tassista che venne condotta con l’inganno da Borgese sotto un cavalcavia della Roma Fiumicino, a poca distanza dalla sua abitazione dove viveva con il nonno, quest’ultimo deceduto tempo fa. Da ieri, il giudice per le indagini preliminari Maddalena Cipriani, ha posto Simone Borghese agli arresti domiciliari, nonostante la procura avesse chiesto la detenzione in carcere.
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