La 39enne non è più agli arresti domiciliari
Ilaria Salis è libera e le è stato tolto il braccialetto elettronico. La 39enne ha chiamato i propri avvocati in Italia, Eugenio Losco e Mauro Straini, per avvisarli di aver ricevuto il provvedimento del giudice ungherese che l’ha liberata dagli arresti domiciliari.
Legale: “Ora può tornare in Italia”
“Ilaria può tornare in Italia”, ha confermato a LaPresse Mauro Straini, legale di Salis.
Giudice ungherese sospende processo, da oggi ha immunità
Il processo in Ungheria a carico di Ilaria Salis è ‘sospeso’. Lo ha stabilito il giudice ungherese Jozsef Sós nel provvedimento con cui ha disposto la liberazione dai domiciliari della 39enne. Lo spiega il legale italiano della donna, Eugenio Losco, che, in attesa di ricevere gli atti tradotti in italiano, si è fatto anticipare dal suo omologo ungherese i contenuti della decisione. L’ordinanza in ungherese, di una decina di pagine è fondata sulla ‘comunicazione’, inviata negli scorsi giorni dal Ministero degli Esteri di Budapest, con allegato l’elenco dei 76 parlamentari eletti a Bruxelles e Strasburgo per l’Italia. In base a ciò, il magistrato ha stabilito che Salis debba godere fin da subito dell’immunità parlamentare, fondando la decisione su una sentenza della Corte di Giustizia Europea che ha sancito come lo status di parlamentari si raggiunga sin dal momento dell’elezione e non alla proclamazione e insediamento. Il giudice Sòs ha quindi disposto la scarcerazione e la sospensione del procedimento penale in cui Salis rischia una condanna a 25 anni. Spetterà eventualmente all’autorità giudiziaria ungherese chiedere al nuovo Parlamento europeo la revoca dell’immunità.
Eletta al Parlamento Europeo con 175mila preferenze
La decisione delle autorità ungheresi è arrivata dopo che Salis, candidata nelle fila di Alleanza Verdi Sinistra, è stata eletta al Parlamento Europeo nelle elezioni dell’8 e 9 giugno: l’insegnante, che era detenuta prima in carcere e poi agli arresti domiciliari a Budapest da più di un anno, ha ottenuto un totale di 175mila preferenze, 125mila nel Nord-Ovest e 50mila nelle Isole.
Polemica per la presunta occupazione di una casa Aler a Milano
Nei giorni scorsi, inoltre, Salis è stata oggetto di polemica per la presunta occupazione abusiva di una casa popolare Aler in via Giosuè Borsi a Milano. L’Azienda Lombarda Edilizia Residenziale ha fatto sapere di aver denunciato Salis per occupazione abusiva e per danneggiamento della porta d’ingresso dell’appartamento, il 10 febbraio 2009: ora, ha spiegato, si “attiverà nelle opportune sedi” per “le procedure di riscossione coattiva” di un credito da 90mila euro nei confronti della donna. Ma, hanno replicato i legali di Salis, Eugenio Losco e Mauro Straini, secondo Aler Milano “la prova” che Ilaria Salis abbia “ininterrottamente abitato” per “16 anni” nell’alloggio “sarebbe fondata unicamente sulla circostanza che nel 2008, quando aveva 23 anni (oggi ne ha quasi 40), sarebbe stata trovata all’interno“, e la donna, stando all’agenzia, avrebbe occupato abusivamente la casa popolare anche “l’anno e mezzo trascorso nelle carceri ungheresi nelle condizioni che tutti conoscono”.
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