La struttura, in stretto raccordo con la Prefettura e il Dipartimento della Pubblica sicurezza, fa capo al questore di Brindisi Giampietro Lionetti

Con la chiusura del G7 di Borgo Egnazia chiuderà anche la sala operativa interforze allestita nella città di Brindisi, che ha gestito il dispositivo di sicurezza dei ‘grandi’ partecipanti al summit. Operatori di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di finanza, Esercito, Marina e Aeronautica militare hanno fatto parte della struttura che fa capo, in stretto raccordo con la Prefettura e il Dipartimento della Pubblica sicurezza, al questore di Brindisi Giampietro Lionetti: già dirigente della Digos a Torino e Roma, quest’ultimo è stato nominato a febbraio scorso nel nuovo incarico e ha dovuto subito affrontare la sfida della sicurezza dell’evento.

La Soi ha permesso di monitorare in tempo reale le immagini provenienti dal sistema di videosorveglianza sul territorio, con la possibilità di comunicare per la prima volta su un unico canale con tutte le forze presenti nell’area interessata dal summit: 8.225 unità, tra 5.908 appartenenti alle Forze di Polizia (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza) e 2.317 militari delle Forze Armate coordinati dal Comando Operativo di Vertice Interforze (Covi) di Roma.

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