I consigli del nutrizionista Carmine Orlandi: meglio pietanze facilmente digeribili come la pasta. Tanta acqua e niente alcool, ed è bocciato il 'Caffè dello studente'

Tanta acqua, niente alcol. Frutta e verdura ovviamente, ma anche un bel piatto di pasta. Senza però esagerare con il condimento. L’importante è la qualità di ciò che mangiamo. Cibo ‘vero’, non troppo elaborato. E poi dormire bene. Sono i consigli fondamentali dei nutrizionisti per arrivare concentrati al fatidico giorno dell’esame di maturità. Quello che ingeriamo, spiegano, deve fornire energia: saltare i pasti o mangiare male rischia di sabotare le facoltà intellettuali, a discapito delle capacità mnemoniche, la lucidità e la concentrazione, e addirittura peggiorando i sintomi dell’ansia. “Prima dell’esame di maturità l’importante è non mangiare né troppo né troppo poco. Sembra banale, ma non lo è. Avere il senso di fame non fa ragionare bene. Al contrario, mangiare troppo allunga la digestione, con conseguente sonnolenza e difficoltà di concentrazione”, spiega a LaPresse il nutrizionista Carmine Orlandi, responsabile degli aspetti nutrizionali delle nazionali italiane di judo, lotta e karate e pugilato e docente della Scuola dello Sport-Coni.

Bocciato il ‘caffè dello studente”

“È preferibile scegliere pietanze facilmente digeribili, non troppo elaborate. La pasta, ad esempio, è un ottimo alimento perché ha un basso indice glicemico. Visto il periodo, magari si può optare per la pasta fredda. Cosa metterci dentro? Verdure, pomodori, tonno e ricotta. L’importante è non esagerare con i condimenti”. E durante l’esame? “È bene prepararsi qualche spuntino, magari un panino integrale con il prosciutto”, prosegue Orlandi che storce il naso davanti alla cioccolata. “Aumenta i livelli di zucchero nel sangue”, ribadisce. L’acqua poi è importantissima: il cervello è il primo organo a risentire della disidratazione. Bere la giusta quantità di acqua, anche durante l’esame, è fondamentale per il buon rendimento mentale. E poi “ovviamente, niente alcol, né bevande troppo zuccherate”. Bocciato anche il famoso ‘caffè dello studente’, il caffè doppio compagno di studi di tante notti passate sui libri. “Magari un caffè normale mezz’ora prima di sostenere l’esame. Troppa caffeina causerebbe ‘ipereccitazione’, con conseguente nervosismo e irrequietezza”, sottolinea. E guai a prenderlo la sera prima. “Potrebbe disturbare il sonno – avverte – con tutto quello che comporta presentarsi a un esame senza aver dormito bene”.

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