La preside della Facoltà di Lettere dell'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli ha lavorato per anni con lo storico

“Quel brano proposto ai maturandi ha al centro l’Europa, una Europa che è centro propulsore dell’Occidente“. Lo dice a LaPresse Emma Giammattei, già preside della Facoltà di Lettere dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli che, per anni ha lavorato insieme con lo storico Giuseppe Galasso, di cui un brano è stato proposto ai maturandi 2024, allievo di Benedetto Croce.

“In quei libri, parliamo di 3 volumi scritti tra il ’96 e il ’98 editi da Laterza – racconta – ci sono almeno 2 o 3 concetti che sono tuttora attuali: la pace coatta, per esempio? Ma può una pace essere obbligata?”. L’Europa “ha prodotto la storia”, aggiunge. “Oggi si parla di crisi dell’Occidente – spiega – ma crisi significa scelta, niente è già scritto, non è ‘Fato’. Nella crisi si gettano le basi per una alternativa e gli attori di questa scelta siamo noi. Niente è già scritto né già deciso, siamo tutti in gioco con scelte e azioni, azioni in storia”.

“Galasso aveva uno spirito fortemente atlantista, occidentale ed europeo, oggi gli chiederei ‘Come stanno le cose?’ perché lui aveva una visione d’insieme. Chissà cosa avrebbe risposto – sottolinea – Galasso non ha mai creduto alla ‘finis Europae’, i nostri giovani devono sapere che la crisi non è un destino già scritto e che l’Europa è molteplicità di lingue e culture“. 

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