"La nostra è una battaglia di legalità", sottolinea a LaPresse la presidente Mariastella Giorlandino
“La nostra è una battaglia di legalità”. Così a LaPresse Mariastella Giorlandino, presidente di Uap, Unione nazionale ambulatori, poliambulatori, enti e ospedalità privata in merito al fatto che alcune Regioni “stanno auto-deliberando fondi per consentire alle farmacie di eseguire attività pre-diagnostica, in spregio alla normativa nazionale”. Quello che Uap vuole impedire è “che le farmacie effettuino prestazioni sanitarie senza rispettare le stesse normative stringenti richieste ai laboratori di analisi, specialistica medica, poliambulatori, cliniche, centri diagnostici e ospedali pubblici e privati”. Questo, spiega Giorlandino, “per tutelare la salute dei cittadini“.
“Noi chiediamo soltanto che venga applicata la norma nazionale di legge – la 502 del ’92 – che specifica che le farmacie hanno solo un’autorizzazione comunale, a differenza dei laboratori di analisi e centri diagnostici e ospedali pubblici e privati, che invece necessitano di autorizzazioni regionali. Noi siamo ben felici dell’aiuto delle farmacie ma queste non possono scavalcare le norme di legge”. Legge “che prevede 420 requisiti in più che sono necessari perché c’è una responsabilità civile e penale della struttura che eroga le prestazioni”.
La presidente della Uap, che ha organizzato una conferenza stampa il 27 giugno a Montecitorio alle 16, chiedendo l’intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ribadisce: “Come fa un medico che non è responsabile e non firma a erogare servizi sanitari? In che modo tuteliamo la salute, facendo esami pre-diagnostici che poi, per averne certezza dell’esito, impongono di ritornare in ambulatorio o in ospedale?”.
“Investiamo i soldi degli italiani, ma investiamoli bene. Perché il Paese ha bisogno in brevissimo tempo di riprendere in mano la salute dei propri cittadini”, sottolinea Giorlandino. “E non è in questo modo che possiamo auspicare una risoluzione del problema“. E a chi sostiene di non accettare la competizione, risponde: “Non è una questione di concorrenza. Ben venga l’aiuto delle farmacie, ma devono rispettare la legge, mettendosi in regola con le autorizzazioni regionali. Mi sembra quantomeno ‘strano’ che si avalli un’attività priva di controlli all’interno delle farmacie. Noi sulle regole siamo rigidissimi perché la salute degli italiani è una cosa seria”, conclude Giorlandino spiegando che “Uap è pronta a ogni iniziativa per evitare la parificazione tra farmacie e ambulatori“.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata