Il professore emerito dell'Università di Bari Aldo Moro commenta la scelta del Ministero dell'Istruzione per la seconda prova degli Esami di Stato 2024

Un brano “narrativo” di cui “non si ha certezza che sia di Platone, probabilmente è successivo, quindi della scuola platonica”, ma “loro stessi nella traccia” proposta agli studenti dei licei Classici “parlano della dubbia autenticità” del testo ‘Minosse o della legge”. A parlare con LaPresse è Luciano Canfora, professore emerito dell’Università di Bari Aldo Moro, commentando la scelta del Ministero dell’Istruzione in merito alla seconda prova degli esami di maturità 2024.

Il brano non ha “particolari difficoltà” per gli studenti, forse qualche termine per la resa in italiano, sottolinea lo studioso, per il quale iIl pre e il post testo, “suggerito da Murizio Bettini” sono d’aiuto per gli studenti “perché vengono istradati”. Platone “è un autore sempre interessante, nel corpus della sua opera vi sono dialoghi controversi”, sottolinea inoltre Canfora.

“Io sono favorevole a testi narrativi di torici come Diodoro Siculo, Aristotele – afferma – ma c’è una tendenza diversa, c’è più prosa e meno poesia, pensando che sia più semplice la prosa, ma non è sempre vero. Bisognerebbe chiedersi perché non vengono scelti autori come Euripide che già nel prologo delle opere presente i trimetri giambici”.”Ai miei tempi mi toccò una versione di Plutarco dai Moralia”, specifica Canfora.

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