Lo aveva affermato in un'intervista alla Rai. Domani incontro Calderone-Lollobrigida con sindacati
“Una leggerezza costata cara a tutti”. E’ bufera sulle parole pronunciate dal datore di lavoro di Satnam Singh, il bracciante morto a Latina dopo essere rimasto gravemente ferito nei campi ed essere stato abbandonato in strada con un braccio amputato. “Non è quello che si dice o che si legge sui giornali. Avevo avvisato il lavoratore di non avvicinarsi al mezzo, ma il lavoratore ha fatto di testa sua. E’ una leggerezza che è costata cara a tutti, purtroppo. C’è il dispiacere per la morte del ragazzo, morto sul lavoro, cosa che non dovrebbe mai succedere”. Così ha detto, intervistato dalla Rai, Renzo Lovato. “Si è perso il senso della decenza”, ha commentato il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. Lovato gestisce l’azienda assieme al figlio, il quale al momento risulta indagato per omicidio colposo dalla procura della Repubblica di Latina.
Intanto a seguito del gravissimo episodio i ministri del Lavoro Marina Calderone, e dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, incontreranno domani i sindacati agricoli a Roma. Il presidente del Senato Ignazio La Russa promette “tolleranza zero per chi sfrutta lavoratori”, mentre dall’opposizione la leader del Pd Elly Schlein punta il dito contro il governo: “Serve una scossa civile, da Meloni nessuna risposta”. Più tardi è arrivato il messaggio di condanna della premier: “Atti disumani, mi auguro che questa barbarie venga punita”.
Satnam Singh è stato agganciato dal macchinario avvolgiplastica a rullo, trainato da un trattore, che gli ha tranciato il braccio destro e schiacciato gli arti inferiori. Dopo l’incidente è stato abbandonato nei pressi della propria abitazione, mentre il braccio tranciato è stato lasciato su una cassetta per la raccolta degli ortaggi.
Indagato per omicidio colposo titolare azienda
Omicidio colposo. È l’ipotesi di reato per cui la procura della Repubblica di Latina, guidata da Giuseppe De Falco, ha indagato il titolare dell’azienda dove lavorava Satnam Singh.
Meloni: “Atti disumani, mi auguro che questa barbarie venga punita”
In serata è arrivato anche il messaggio di condanna e cordoglio di Giorgia Meloni. “Sono atti disumani che non appartengono al popolo italiano, e mi auguro che questa barbarie venga duramente punita”, ha detto la premier in apertura della riunione del Consiglio dei ministri in cui, secondo quanto si apprende da fonti di palazzo Chigi, ha espresso una “dura condanna” su quanto avvenuto al bracciante di origine indiana. Ha inoltre comunicato la sua “vicinanza alla moglie, alla famiglia e ai cari” di Satnam Singh.
Domani incontro Calderone-Lollobrigida con sindacati
A fronte del tragico incidente domani ci sarà un incontro tra sindacati agricoli e i ministri del Lavoro, Marina Calderone, e dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. Il meeting è previsto per venerdì mattina alle 11.30 al dicastero di via Flavia. Al centro della discussione ci sarà l’annosa questione dello sfruttamento del lavoro in agricoltura.
Libera si costituisce parte civile
L’associazione Libera si costituirà parte civile nel futuro processo a carico dei responsabili. Lo ha annunciato in una nota. “Nella morte di Satnan Singh c’è una catena di orrori che annichilisce e avvolge tutti in una sconcertante spirale di malvagità. La sua morte, il dolore della moglie Sony che abbracciamo testimonia di un sistema di illegalità e criminalità diffusa che nelle campagne della provincia di Latina raggiunge vette di barbarie non più sopportabili. Paghe da fame, ritmi e condizioni di lavoro inumani accompagnate da pratiche dopanti per sostenere la fatica, alloggi indecorosi, imposizione di tariffe occulte per trasporti, vessazioni di vario genere che culminano non di rado nella violenza psicologica e fisica, oltreché in veri e propri atti di segregazione delle vittime di questi soprusi”, ha fatto sapere.
“La provincia di Latina è anche luogo di eccellenze e innovazione animato da imprenditori agricoli che diventano essi stessi vittime di una concorrenza sleale da parte di aziende che mortificano i diritti. Nel pontino su oltre 7mila aziende agricole solo 173 si sono iscritte alla rete del lavoro agricolo di qualità che nasce con l’intento di arginare il fenomeno del caporalato nel settore agricolo, dando vita ad una sorta di white list. Proponiamo che gli aiuti e sostegni finanziari pubblici vengano riservati solo a queste aziende che generano buona economia e rispetto della dignità del lavoro. Le parole di cordoglio non bastano più, l’indignazione per la morte di Satnan che attraversa il Paese deve trasformarsi in impegno concreto da parte delle Istituzioni nella lotta al caporalato e allo sfruttamento nella filiera agroalimentare in direzione della valorizzazione delle aziende sane e nell’affermazione dei diritti per le lavoratrici e i lavoratori. Per questi motivi Libera aderisce alla manifestazione di Sabato 22 giugno promossa dalla Cgil“, ha aggiunto.
La Russa: “Tolleranza zero per chi sfrutta lavoratori e calpesta diritti”
“Ho appreso con profondo dolore della scomparsa di un ragazzo di 18 anni, rimasto schiacciato da un macchinario agricolo in provincia di Lodi e di un bracciante indiano, deceduto in provincia di Latina dopo essere rimasto ferito sul posto di lavoro e in seguito lasciato abbandonato senza alcun soccorso. Due casi a prima vista diversi ma che vedono ancora una volta sicurezza e sfruttamento, incidere pesantemente sulle vite delle persone”. Lo ha scritto su Facebook il presidente del Senato Ignazio La Russa. “Nel rivolgere il mio sentito pensiero ai loro cari, alle loro famiglie, ai loro colleghi ribadiamo la necessità di continuare a creare le migliori condizioni affinché non solo tutti possano lavorare in sicurezza ma anche riaffermare che nessuna tolleranza sarà mai consentita a chi sfrutta i lavoratori e calpesta i loro diritti”.
Schlein: “Satnam ucciso da sfruttamento e disumanità, sabato a presidio”
Dura anche la reazione di Elly Schlein. “Quello di Satnam Singh è un nome che non deve essere dimenticato perché non ha avuto un incidente sul lavoro, è stato ucciso dallo sfruttamento e dalla disumanità di chi lo ha mollato davanti casa con un braccio tranciato da un macchinario, noi non lo possiamo accettare”, ha detto la segretaria del Pd al Tg3. “Noi parteciperemo alla manifestazione di Latina sabato, ma vogliamo anche restare perché serve un presidio permanente per bonificare l’agro pontino dal caporalato, dallo sfruttamento, dalle paghe da fame, dalle intrusioni delle mafie e anche dalle connivenze politiche che a volte vediamo”, ha aggiunto.
Schlein: “Serve scossa civile, da Meloni nessuna risposta”
Contro le morti sul lavoro “serve uno scatto in avanti. C’è una legge che è stata approvata ma va attuata fino in fondo, fare i controlli del caso e mettere le risorse che servono per una piena attuazione”, ha detto ancora Schlein. Contro gli incidenti sul lavoro il Pd ha chiesto al governo di lavorare insieme, “ma non abbiamo avuto nessuna risposta dall’esecutivo. Ci siamo rivolti più volte alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni per lavorare insieme su questa priorità, la sicurezza sul lavoro. Davanti a questo serve una scossa civile di tutto il Paese, le istituzioni e la società civile, insieme, devono reagire”.
Conte: “Bracciante morto come schiavo, Meloni non resti in silenzio”
“Perdi il braccio mentre lavori sui campi per quattro euro l’ora. Non vieni subito soccorso. Ti mettono su un pulmino e ti scaricano come immondizia davanti casa. A fianco una cassetta per le fragole in cui viene lasciato il braccio che hai perso. Perdi sangue e muori. È la storia di Satnam, bracciante indiano di 31 anni, morto in provincia di Latina. Sembra la storia di uno schiavo di qualche secolo fa”, ha affermato il presidente del M5S Giuseppe Conte sui social. “Mi aspetto parole e posizioni forti dalla premier Meloni, non silenzi. Non possiamo chiudere gli occhi, non si può pensare di fare profitti annullando la dignità del lavoro e anche l’ultimo briciolo di umanità. Se ci facciamo scivolare addosso queste atrocità, smetteremo di difendere l’Italia e i suoi valori. Noi siamo pronti per fare la nostra parte in Parlamento contro questa barbarie, che va estirpata dai campi in tutta Italia”.
Calderone: “Bracciante vittima barbarie, responsabile sarà punito”
“È appena giunta la notizia della morte del bracciante agricolo indiano che ha subito un incidente gravissimo ed è stato abbandonato in gravissime condizioni che poi ne hanno causato la morte. È per me motivo di grande dolore dover commentare questo fatto: si tratta di una persona che lavorava senza regolare contratto, vittima di quello che definisco un atto di vera barbarie che va perseguito in tutti i luoghi e tutte le sedi e per cui, oltre a esprimere il mio cordoglio e quello del governo ai famigliari, manifesto il nostro impegno a fornire ogni assistenza alle autorità, come stiamo facendo sin dalle prime ore”. Lo ha detto ieri la ministra del Lavoro, Marina Calderone, nel corso del question time alla Camera, assicurando che saranno verificati tutti i fatti relativi all’incidente affinché “chi lo ha commesso sia punito”. Episodi del genere “devono indurre le istituzioni ad essere più incisive nel contrasto al sommerso nella promozione di una cultura del lavoro”, ha concluso.
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