Il bracciante 31enne è morto mentre stava utilizzando un macchinario avvolgi-plastica. Poi è stato abbandonato nel cortile della casa dove viveva con la moglie
Omicidio colposo. È ipotesi di reato che la procura di Latina sta valutando per rubricare quelle, già formulate, di lesioni gravi e omissione di soccorso, nei confronti di Antonello Lavato, l’uomo di 37 anni, co-titolare insieme al padre Renzo dell’azienda agricola di borgo Santa Maria dove si sarebbe verificato l’incidente sul lavoro che è costato la vita a Satnam Singh. Il corpo agonizzante dell’operaio di 31 anni, originario dell’India, con il braccio tranciato di netto e poggiato su alcune cassette della frutta, è stato ritrovato qualche ora dopo, davanti alla sua abitazione. Secondo quanto è emerso dalle prime fasi delle indagini (coordinate dalla procura e delegate ai carabinieri del comando provinciale di Latina) dopo l’incidente sul lavoro avvenuto mentre l’operaio stava utilizzando un macchinario avvolgi-plastica per coprire le piantine sul terreno, l’uomo sarebbe stato caricato, sanguinante e in fin di vita, su un pulmino e poi abbandonato nel cortile della casa dove viveva con la moglie. Per la donna intanto la prefettura di Latina ha disposto il rilascio di un permesso di soggiorno speciale per motivi di giustizia
Lavorava senza un contratto regolare
Inoltre, dagli accertamenti sulla posizione lavorativa e contributiva della vittima sarebbe emerso che il 31enne lavorava senza un contratto regolare: sarebbe proprio questo il motivo per cui i datori di lavoro si sarebbero disfatti del lavoratore che era grave ma ancora in vita quando è stato abbandonato in strada. Gli investigatori hanno ascoltato per ore la moglie dell’uomo, che lavora nella stessa azienda del marito, la quale ha raccontato di avrebbe chiesto in lacrime di chiamare l’ambulanza.
Lutto cittadino a Latina
La sindaca di Latina, Matilde Celentano, indirà per la tragedia il lutto cittadino quando verrà stabilita la data del funerale e nel frattempo deciderà se costituirsi parte civile nell’eventuale processo. Una vicenda che riporta alla luce il caporalato agricolo, piaga molto diffusa in tutto il capoluogo pontino e più volte denunciata da tutte le sigle sindacali del territorio.
Le parole shock del datore di lavoro
Infiammano intanto le polemiche per la dichiarazione al Tg1 di Renzo Lovato, titolare insieme al figlio dell’azienda dove lavorava Satnam Singh, che ha detto davanti alla telecamera: “L’avevo avvisato di non avvicinarsi al mezzo ma il lavoratore ha fatto di testa sua, una leggerezza purtroppo. Il dispiacere c’è, è morto un ragazzo che purtroppo è morto sul lavoro, non dovrebbe mai succedere. Una leggerezza che è costata cara a tutti“.
Schlein: “Ucciso dallo sfruttamento e dalla disumanità”
Dure le parole della segretaria del Pd Elly Schlein che ha annunciato la partecipazione alla manifestazione di Latina sabato. “Quello di Satnam Singh è un nome che non deve essere dimenticato perché non ha avuto un incidente sul lavoro, è stato ucciso dallo sfruttamento e dalla disumanità di chi lo ha mollato davanti casa con un braccio tranciato da un macchinario, noi non lo possiamo accettare”, ha detto Schlein. L’associazione Libera, che parteciperà alla manifestazione, ha annunciato che si costituirà parte civile.
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