Latina, corteo per la morte di Satnam Singh

Manifestazione indetta dalla CGIL contro il caporalato. Presente anche Elly Schlein. Mattarella: "Fatti gravi ed estranei a Paese di grande civiltà"

A Latina si è tenuta la manifestazione indetta dalla CGIL contro il caporalato e per la morte di Satnam Singh, il bracciante indiano di 31 anni abbandonato agonizzante dal suo datore di lavoro dopo aver perso un braccio. Il datore di lavoro, il 38enne Antonello Lovato, è ora indagato per omicidio colposo e omissione di soccorso.

Mattarella: “Fatti gravi ed estranei a Paese di grande civiltà”

“Il volontariato, nelle sue diverse forme, è un orgoglio del nostro Paese. Trasmette energia preziosa. I valori che esprime sono parte della cultura, e dell’identità stessa, del nostro popolo. Questo è il carattere dell’Italia, ampiamente diffuso nella concreta vita quotidiana ed è quel che la rende, in conformità alla sua storia, un Paese di grande civiltà. Contro cui stridono – gravi ed estranei – episodi e comportamenti come quello avvenuto tre giorni addietro, quando il giovane Satnam Singh, un giovane lavoratore immigrato è morto, vedendosi rifiutare soccorso e assistenza, dopo l’ennesimo incidente sul lavoro”. Lo ha dichiarato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Solferino in provincia di Mantova, per la cerimonia in occasione del 160esimo anniversario della fondazione della Croce Rossa Italiana. “Lo sfruttamento del lavoro dei più deboli e indifesi, “con modalità e condizioni illegali e crudeli” è un “fenomeno che, con rigore e fermezza, va ovunque contrastato, eliminato totalmente e sanzionato, evitando di fornire l’erronea e inaccettabile impressione che venga tollerato ignorandolo”, ha aggiunto il Capo dello Stato.

Fratoianni in piazza a Latina: “Non è disgrazia ma omicidio sul lavoro”

“Non è accaduta una disgrazia ma un vero e proprio omicidio sul lavoro. Satnam Singh è l’ennesima vittima di un sistema che mortifica la dignità del lavoro. In questo paese è in atto una guerra civile contro il lavoro. Secondo Lollobrigida non bisogna criminalizzare le imprese agricole? Io non vorrei che si volessero criminalizzare i morti sul lavoro e le persone sfruttate sul lavoro”. Così il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni in piazza a Latina. “Oggi a Latina una manifestazione straordinaria per dire basta alla stragi sui posti di lavoro, ma soprattutto basta ad una sistema che alimenta precarietà e ricatti. Basta con la Legge Bossi Fini. Bisogna garantire a tutti coloro che lavorano nei campi e nelle imprese di poter rivendicare pienamente i loro diritti, servono controlli, e serve soprattutto dignità”.

Delegazione Avs a Latina: “C’è ancora schiavismo, istituzioni agiscano”

“Siamo qui per dire basta all’ingiustizia, siamo qui per dire basta alla disumanità, siamo qui per dire basta allo schiavismo. È paradossale che nel 2024 si debba fare una manifestazione contro lo schiavismo. Nel nostro paese le istituzioni non possono continuare a rimanere silenti. Non possono continuare a stare zitte e a far finta di niente. Ci domandiamo perché il responsabile di questa cosa così grave non è stato arrestato. Non è in galera, perché quell’azienda è ancora aperta. Nessuno l’ha chiusa. In questo modo si giustifica nei fatti quello che è accaduto. Noi pensiamo che sia necessario stare dalla parte dei diritti delle persone, delle persone che attraversano il mare per arrivare qui a cercare un lavoro e che lavorano sotto pagati e sfruttati, che vivono dentro le baracche e poi sono oggetto di uno scempio vergognoso. È per questo che protestiamo e crediamo che le istituzioni debbano far sentire la loro voce: basta allo schiavismo nel nostro paese”. Lo ha detto il deputato di Verdi e Sinistra e coordinatore della Direzione nazionale Filiberto Zaratti. L’eurodeputato di Alleanza Verdi e Sinistra Ignazio Marino ha aggiunto: “Tutti sappiamo che la pratica veramente criminale del caporalato esiste nel nostro paese e ci sono certamente gli strumenti per fermarla, perché non è così difficile andare a fermare la mattina quelli che raccolgono i lavoratori per portarli nei campi e pagarli, quando li pagano, 4 euro all’ora. Ma in questo caso siamo veramente arrivati a un crimine efferato, perché buttare il corpo di un uomo ancora vivo e il suo braccio davanti alla propria casa, senza chiamare i servizi per poterlo assistere e far arrivare in tempo un elicottero, è veramente un omicidio. È stato lasciato morire un uomo dissanguato perché si voleva coprire il proprio sporco lavoro”. Benedetta Scuderi, portavoce dei Verdi Europei, ha concluso: “Nel 2024 c’è ancora lo schiavismo, c’è ancora il caporalato e si muore ancora tantissimo di lavoro. Questo è quello che è successo a Latina ed è per questo motivo che siamo qui a protestare, perché un uomo è stato lasciato morire davanti alla porta di casa quando sarebbe potuto essere salvato. È stato sfruttato, è stato schiavizzato, è stato fatto lavorare in condizioni indegne e poi è stato lasciato morire come se non fosse una persona. Questo è colpa di un sistema corrotto, è colpa del caporalato, ma è anche colpa della illegalità in cui poniamo tantissimi esseri umani, che è quella del nostro sistema migratorio. Noi vogliamo lottare per un sistema migratorio più giusto, per dei corridoi umanitari, per trattare le persone come esseri umani, perché siamo tutti esseri umani e dovremmo avere tutti gli stessi diritti. Ed è per questo che siamo qui oggi a lottare e che lotteremo sempre, fuori e dentro le istituzioni”.

Bonelli: “Avs a manifestazione, governo con proposte spot tardive”

“Satnan è stato lasciato davanti alla sua casa, con il braccio tranciato dentro lo scatolone, come se fosse un sacco di rifiuti, questo è lo schiavismo in Italia. Serve una super procura Nazionale contro il caporalato che, secondo i dati dell’Osservatorio Placido Rizzotto della Flai-Cgil, riguarda l’incredibile cifra di 220mila persone, e l’abolizione della legge Bossi Fini. Invece il Governo anche in questo caso interviene tardivamente e con misure spot. Per questo saremo presenti con una delegazione di Avs alla manifestazione di Latina”. Così in una nota il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli.

Magi (+Eu): “Abolire la Bossi-Fini”

“Di fronte alla tragedia di Latina che ha suscitato il cordoglio unanime e le espressioni di solidarietà degli attori istituzionali e politici, per onorare la memoria di Satnam Singh e prevenire altre tragedie analoghe deve esserci con altrettanta forza e condivisione la richiesta di massicci controlli mirati di ispettori del lavoro e forze dell’ordine nelle aree in cui notoriamente è diffusissimo lo sfruttamento dei lavoratori stranieri irregolari e il caporalato e il superamento della legge Bossi Fini”. Lo afferma il segretario di Più Europa Riccardo Magi. “Perché maggioranza e governo, come hanno dimostrato in questi anni respingendo le nostre proposte, sono contrari alla possibilità di regolarizzazione a determinate condizioni per i lavoratori stranieri irregolari già presenti nel nostro Paese?”, conclude Magi.

Scotto (Pd): “Servono più controlli ma non si mette un euro”

“Tre mesi fa abbiamo presentato due emendamenti di buon senso al decreto 1752, quello in cui si affrontava poco e male l’emergenza sulla sicurezza sul lavoro. Chiedevamo di incrementare fino a 1250 nuove assunzioni gli ispettori sul lavoro e di sbloccare i fondi per il contratto integrativo degli stessi che attendono da anni. Il Governo li ha respinti senza nemmeno offrire una spiegazione. Ora la Calderone e Lollobrigida di fronte alla tragedia di Latina si svegliano dicendo che occorrono maggiori controlli. Ma non mettono un euro. Così come sulla cassa integrazione per caldo, dove sarebbe ridicolo arrivare al 30 luglio come fu lo scorso anno, senza includere i lavoratori stagionali. Ci troviamo davanti a una classe di Governo abituata a piangere lacrime di coccodrillo a ogni tragedia senza mai assumersi una responsabilità”. Così in una nota Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera.

Flai Cgil: “Logica del profitto annulla dignità umana”

“Avere abbandonato Satnam davanti a casa, con un braccio tranciato in una cassetta della frutta, fa capire come questi lavoratori non siano nemmeno considerati esseri umani. Stiamo cadendo verso il baratro, la logica del profitto a tutti i costi mortifica fino ad annullare la dignità umana”. Lo scrive sui social Gioanni Mininni, segretario generale Flai Cgil.